Pseudoscienza �
ogni teoria che sostenga di essere scientifica ma rifiuti di avvalersi del
metodo
scientifico (o metodo sperimentale),
che � alla base della
scienza moderna,
per dimostrare le proprie affermazioni.
Caratteristiche fondamentali.
Una "pseudoscienza" pu� essere
caratterizzata da alcuni dei seguenti aspetti:
-
affermazioni prive di
verifica sperimentale oppure in contraddizione con altri risultati
sperimentali;
-
affermazioni
impossibili da verificare o da
confutare;
-
tendenza a modificare
abitualmente la natura delle proprie asserzioni per sfuggire alle
critiche;
-
presentazione di
risultati sperimentali privi di qualsiasi forma di
peer review
(la cosiddetta "scienza delle conferenze stampa");
-
violazione del
rasoio di Occam,
ovvero il principio secondo il quale per dimostrare una data teoria non
si debbano fare pi�
assunzioni di quelle
strettamente necessarie;
-
denuncia di un
presunto
ostracismo della "scienza ufficiale",
dovuto a chiusura mentale e interessi economici.
Il prefisso pseudo (dal
greco pseudos, ossia falso) sta ad indicare che le
pseudoscienze hanno un'apparenza scientifica ma non rispettano i criteri
della ricerca scientifica; ci� naturalmente non esclude che varie teorie
pseudoscientifiche possano avere un valore significativo dal punto di
vista storico o filosofico. Tuttavia la parola "pseudoscienza" viene
considerata spregiativa e quindi rifiutata dai sostenitori della maggior
parte delle pseudoscienze.
Il requisito
indispensabile per la classificazione all'interno delle pseudoscienze � la
pretesa ingiustificata di scientificit�: di conseguenza, tutte
quelle discipline che fanno affermazioni in contrasto con le conoscenze
scientifiche e rifiutano di seguire il metodo scientifico, ma non
pretendono di essere considerate scientifiche, non sono pseudoscienze (ad
esempio l'occultismo).
D'altra parte lo stesso
termine di "pseudoscienza" viene spesso utilizzato dai seguaci di una
teoria giudicata pseudoscientifica per negare tale attribuzione ribaltando
invece la stessa accusa sulla teoria scientifica dalla quale si
differenziano: cos�, ad esempio, spesso i sostenitori del
creazionismo
letterale biblico bollano la teoria dell'evoluzione
come pseudoscienza e chi sostiene le teorie della
dianetica
fa altrettanto nei confronti della
psichiatria. Senza
arrivare al punto di negare validit� alla teoria dell'evoluzione, e anzi
accettandola come dato scientifico, sono tuttavia molti gli scienziati e i
filosofi che contestano la scientificit� del meccanismo evolutivo
neodarwiniano dovuto a mutazioni casuali e selezione naturale. Tra questi
ci fu anche il noto filosofo della scienza
Karl Popper
che proprio a partire dal suo schema epistemologico basato sulla
falsificabilit� la defin� essere essenzialmente una
tautologia.
Scienza e
pseudoscienza
La scienza non afferma
l'assoluta verit� delle proprie affermazioni; infatti una teoria
scientifica deve essere ritenuta valida fino a quando essa riesce a
spiegare i fenomeni noti e riesce a fornire previsioni che siano
verificabili sperimentalmente. Una nuova teoria potr� superare le
precedenti solo qualora riesca a prevedere o spiegare fenomeni non
previsti o non spiegati fino ad allora.
Ad esempio, la teoria
newtoniana
della
gravitazione universale, che sembrava
poter spiegare ogni fenomeno fisico legato all'interazione tra corpi
celesti, � stata superata dalla
teoria
della relativit� di
Einstein,
che ha previsto e spiegato nuovi fenomeni di origine gravitazionale (ad
esempio, la precessione del perielio di
Mercurio
e la
deflessione dei raggi luminosi ad opera
dei campi gravitazionali, per ricordarne alcuni).
La comunit� scientifica
� stata ripetutamente ed in varie epoche accusata di "assolutismo", che
avrebbe spinto gli scienziati a considerare inattendibile quanto estraneo
alla scienza, magari anche per mantenere i privilegi di casta; e in
effetti, la citata rivoluzione copernicana demol� le convinzioni di
generazioni di scienziati. A questa tesi si risponde affermando che
all'epoca la scienza non si avvaleva ancora di un vero
metodo
scientifico, basando le sue affermazioni
astronomiche sulle affermazioni della
Bibbia, e adattava
le proprie teorie con le affermazioni contenute nella Bibbia stessa.
Solo successivamente la
rivoluzione copernicana prima e l'introduzione del metodo scientifico poi,
conducono alla separazione tra scienza e
religione
cristiana. Contemporaneamente per� inizia
una lunga diatriba, che continua ancora oggi, tra chi sosteneva (con un
ottimismo che la scienza odierna non condivide pi�) che la scienza potesse
spiegare "tutto" e chi sosteneva, e spesso sostiene anche oggi, che invece
sia solo la religione a poter spiegare ogni cosa.
La pseudoscienza
vorrebbe spiegare con metodi alternativi taluni fenomeni che sono
finora risultati inesistenti se indagati tramite il metodo scientifico (ad
esempio, gli influssi degli astri sulla personalit� degli individui,
oppure la capacit� di comunicare con il pensiero o di prevedere il
futuro).
La scienza a sua volta
risponde a simili obiezioni richiedendo la
prova scientifica
per le pretese fenomenologie pseudoscientifiche. Prova che per� le
pseudoscienze non possono dare in quanto rifiutano di usare il metodo
scientifico. La questione pertanto si riduce a una scelta fra chi ammette
la sola oggettiva razionalit� scientifica e chi afferma che gli eventi si
possono spiegare attraverso altre vie non necessariamente razionali e
oggettivate dalla rilevazione empirica o sperimentale.
L'argomento attiene a
componenti spirituali e talvolta etiche (come ad esempio nel caso di
analisi di dogmi religiosi) della mentalit� individuale, e la sua portata,
come si vede, non � affatto esigua: � in discussione infatti la
definizione degli ambiti e delle funzioni della scienza, la quale per sua
regola non dovrebbe arrestarsi dinanzi a nulla, ma in realt� � comune
concezione che non debba prevaricare gli intimi moti dello spirito.
Detto in parole pi� semplici,
scienza e religione sono inconciliabili (o se si preferisce,
confinate entrambe in ambiti diversi e dai confini ben netti) per quanto
riguarda il tentativo di spiegare il perch� dei fenomeni naturali.
Alcuni esempi di
teorie pseudoscientifiche
Tra le pseudoscienze si
annoverano l'astrologia
(con innumerevoli seguaci in tutto il mondo, bench� nulla di quanto
affermi sia dimostrabile scientificamente), il
creazionismo,
la lottologia.
Molti ricercatori considerano una pseudoscienza anche l'omeopatia,
che � incompatibile con le attuali conoscenze biochimiche e non fornisce
dimostrazioni sperimentali dei suoi effetti curativi.
Le discipline
pseudoscientifiche sostengono di basarsi su fatti ed eventi apparentemente
reali e dimostrati, anche se talvolta si fondano solo su sensazioni,
impressioni e desideri dei cosiddetti "ricercatori" che se ne occupano.
Sensazioni:
quando una persona "si sente osservata", spesso avverte "una strana
sensazione" (alcuni dicono addirittura "uno strano pizzicore sul collo");
questo fenomeno sarebbe dovuto, sempre secondo gli pseudoscienziati, a una
capacit� telepatica del nostro cervello, che tutte le persone avrebbero,
la maggior parte delle quali per� senza rendersene conto.
Impressioni:
altre
pseudoscienze, come l'interpretazione dei sogni, affermano che
durante il sonno le capacit� del cervello si amplificano, per cui �
possibile avere sogni premonitori attraverso i quali prevedere il
futuro. Tuttavia, da
Freud si � iniziato
ad interpretare i sogni da un diverso punto di vista, tentando di spiegare
il modo in cui il cervello rielabora ricordi e sensazioni per formare,
post-facto, dei "sogni premonitori". La validit� scientifica di tali
risultati � tuttavia altamente controversa. Basti pensare che le modalit�
d'interpretazione dei sogni da parte di
Sigmund Freud
e di Carl
Gustav Jung (fondatori rispettivamente
della
psicoanalisi e della
psicologia
analitica) sono profondamente diverse, in
taluni casi decisamente incompatibili (ad esempio a proposito dei sogni
premonitori) e non vi � un criterio oggettivo e valutabile
sperimentalmente per discernere tra le due, cos� come tra le altre teorie
che sono state formulate in proposito. Il filosofo della scienza Frank
Cioffi riferisce, nel suo "Freud and the Question of Pseudoscience"
(1998), come un numero crescente di scienziati consideri la psicoanalisi
una pseudoscienza. Oggi anche molti psicanalisti sostengono che
l'interpretazione dei sogni, e la psicoanalisi in generale, sia pi� "arte"
che scienza, in ci� distanziandosi dallo stesso Freud, secondo cui la
psicoanalisi sarebbe una scienza, basata in ultima istanza
sull'osservazione imparziale dei dati clinici.
Desideri:
la psicologia ha
provato, a proposito delle pseudoscienze, che esse si basano
fondamentalmente sul desiderio innato, pi� o meno cosciente, che l'uomo ha
di spiegare tutti i fenomeni del mondo che lo circonda. Le dottrine delle
pseudoscienze, essendo talvolta molto vaghe e approssimative (proprio
perch� spesso basate su impressioni e sensazioni, in
contrasto col
metodo scientifico),
sono alle volte pi� semplici di un'equazione
matematica,
di una legge fisica
o di una
dimostrazione geometrica, e verrebbero
quindi pi� facilmente recepite da persone di basso livello
culturale,
o quantomeno da persone con minore conoscenza della scienza ufficiale. In
genere sono i bambini i pi� portati a credere in
telepatia,
telecinesi
e magia;
ma anche molti adulti sono fermamente convinti dell'esistenza di
fatture
e malocchio.
Anche nell'architettura
si hanno alcune teorie discutibili, ed infatti discusse, come quella che
vorrebbe indagare presunti benefici effetti dell'opportuna esposizione
dell'abitazione rispetto alla
rete di Hartmann,
secondo il quale tutta la Terra sarebbe percorsa da un "reticolo di
energia"
(chiamato appunto rete di Hartmann); alcuni nodi di questa
rete sarebbero "positivi", mentre altri sarebbero "negativi" e costruire
una casa su un nodo "negativo" risulterebbe in effetti disastrosi sugli
abitanti.
Secondo
Karl Popper
anche la
psicoanalisi, il
materialismo
dialettico e lo
storicismo,
che si sono presentati come teorie scientifiche, sono pseudo-scienze, in
quanto non soddisfano il requisito fondamentale di controllabilit�
sperimentale che sta alla base del metodo scientifico. Si tratta di teorie
altamente esplicative, nel senso che sembrano avere una spiegazione valida
per ogni fenomeno da esse preso in considerazione. Questo � per� anche il
loro punto debole, in quanto il loro potere esplicativo si sottrae a
qualsiasi controllo empirico riproducibile sperimentalmente, cio�, per
usare la terminologia di Popper, non sono "falsificabili". Secondo
l'epistemologo austriaco, infatti, ogni teoria scientifica deve essa
stessa offrire i criteri in base ai quali essa possa essere controllata,
messa in discussione ed eventualmente confutata su base sperimentale
(criterio di falsificazione). Psicoanalisi, materialismo scientifico e
storicismo non soddisfano questo requisito.
La critica alle
pseudoscienze
Al fine di mettere alla
prova la presunta esistenza del paranormale, ma anche le teorie
pseudoscientifiche, � stato istituito il "premio
Randi": da diversi anni � in palio la
cifra di un milione di dollari che verr� consegnata a chiunque sia in
grado di dimostrare sperimentalmente l'esistenza di poteri paranormali o
la validit� delle affermazioni di molte pseudoscienze (come, ad esempio,
prevedere il futuro con l'oroscopo o distinguere una soluzione
omeopatica
con diluizione superiore a 12 CH dall'acqua distillata). Nessuno ha ancora
vinto il premio.
In
Italia
opera il CICAP
(Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale)
che, sulle orme dell'omologo
CSICOP (Committee
for the Scientific Investigation of Claims Of the Paranormal) cerca di
diffondere la pratica della sperimentazione e dell'osservazione oggettiva
di fronte a presunti
fenomeni paranormali.
Le truffe [modifica]
In alcuni casi viene
sollevato nel confronto delle pseudoscienze, soprattutto alla luce dei
flussi di denaro che provocano, il sospetto di
malafede,
spesso suffragato da coerenti esiti giudiziari.
Ad esempio, si hanno
alcune discipline autodichiarate che si occuperebbero degli influssi
negativi che ammanterebbero i
destini delle
persone: si parla in concreto di alcune correnti (non tutte) dell'occultismo,
dello spiritismo,
della magia
bianca e della
magia nera,
che avrebbero come funzione precipua quella di rimuovere fastidiosi
inconvenienti della quotidianit� come il
malocchio ovvero di
superare inopportuni ostacoli pratici alla comunicazione con i propri
defunti. Su tali materie operano infatti un numero ingente di sedicenti
maghi e medium,
pochi dei quali invero rifiutano congrua remunerazione, il che legittima
il dubbio sulla reale finalit� d'azienda.
Se da un lato tali
attivit� sono sospette di
frode in danno
della
buona fede dei
(paganti) clienti, va per� rilevato che a un cos� vasto numero di
operatori necessariamente debba corrispondere un ben pi� vasto uditorio di
potenziali clienti che ne vanno a costituire un vero e proprio
mercato
a causa della diffusione della loro credenza in simili materie. Coloro,
cio�, che "tolgono il malocchio" esisterebbero poich� vi sono coloro (e
non son pochi) che credono che in primo luogo il malocchio esista e, in
subordine, che possa esser tolto cos� come sarebbe stato applicato; una
delle linee difensive pi� comuni di tali operatori � infatti che essi
andrebbero a soddisfare un
fabbisogno da essi
non creato (sebbene spesso si astengano da azioni che tale fabbisogno
potrebbero sopprimere).
La scienza non pu�
spiegare tutto [modifica]
Il termine "pseudoscienze"
� stato coniato per sgombrare il campo da discipline che, presentandosi al
pubblico come scientifiche, pretendono di fornire risultati che hanno un
grado di verificabilit� e quindi di autorevolezza pari a quello delle
scienze, ma che tuttavia rifiutano di applicare i metodi rigorosi
richiesti dal
metodo scientifico.
Lo scontro verte quindi
sul fatto che le pseudoscienze pretendono di esibire l'etichetta di
scienza
senza essere disposte a pagare il prezzo, in termini di metodo rigoroso,
che questa etichetta richiede. Ma se anche le scienze ufficiali fossero
tanto ottuse e conservatrici quanto vengono dipinte dagli adepti delle
pseudoscienze, non si capirebbe allora il senso di tanta insistenza nel
volersi definire scienze.
La scienza non pu� spiegare
tutto. Esistono campi molto importanti della vita umana su cui la scienza
non pu� dire nulla, semplicemente perch� il suo metodo non � adatto a fare
le domande e trovare le risposte. La scienza non pu� ad esempio stabilire
se una musica � bella o no. Questo perch� i concetti di "bello" o "brutto"
non appartengono alla scienza, ma all'estetica, che non � una scienza
formale in quanto non adotta il metodo scientifico, ma che tuttavia pone e
cerca di risolvere questioni di indubbio interesse.
Nello stesso modo, la
scienza non ha nulla da dire n� pro n� contro l'esistenza di
Dio.
Il concetto di Dio appartiene a campi diversi della conoscenza, come la
religione e la metafisica, da cui la scienza formale - o in linea generale
tutte le discipline che adottano il metodo scientifico - si �
metodologicamente dissociata in tempi relativamente moderni.
Il problema del
metodo [modifica]
Sarebbe un errore
credere che le "pseudoscienze" siano "discriminate" dalla "scienza
ufficiale" per via dei loro campi di studi, nei quali avrebbero dato
risultati talmente sconvolgenti da mettere in pericolo la carriera degli
scienziati ufficiali. Ci� sarebbe possibile, ma come detto le
pseudoscienze sono definite "pseudo" per via del loro metodo di ricerca,
ossia non per ci� su cui ricercano, ma per il modo in cui ricercano. In
sintesi, senza
metodo sperimentale
non c'� conoscenza di tipo scientifico, dunque le discipline che non si
basano sul metodo sperimentale non possono ambire a fornire risultati
definibili "scientifici".
La scienza, � vero, compie
continuamente errori, tuttavia ammette la correzione degli errori, e se
dimostra che una certa teoria � errata, il sapere scientifico si corregge,
sia pure con tutte le resistenze dovute all'oscurantismo di alcune persone
e di alcuni ambienti. Resta il fatto che se una teoria viene smentita
(attraverso gli esperimenti e le verifiche), tutta quella parte di una
scienza che si basava su di essa deve cambiare. Al contrario, tutte le
pseudo-scienze hanno la caratteristica di rimanere valide e di non
cambiare anche se si dimostra sperimentalmente che le basi stesse su cui
si fondano sono errate. Ne consegue che la conoscenza che esse
forniscono non pu� essere di tipo scientifico, dato che per la scienza pu�
essere definito "vero" solo ci� che � dimostrato: la loro sar� una
conoscenza simile a quella della religione, in cui � "vero" ci� a cui si
crede, e non ci� che si � in grado di dimostrare che � vero.
Il caso pi� evidente di
questo fenomeno � quello dell'astrologia,
che nell'antichit� veniva considerata una scienza, e non senza ragioni,
dato che inglobava quegli studi che anche oggi appartengono ad una
scienza, cio� l'astronomia.
Tuttavia nell'antichit� classica l'astrologia si basava sulla visione
dell'Universo che era la stessa della scienza astronomica, cio� mettendo
al centro dell'Universo
la Terra,
ritenendo che attorno ad essa ruotassero il
sole, un numero
limitato di pianeti (considerati come corpi piccolissimi e relativamente
vicini) e infine tutte le stelle, fissate su una sfera che ruotava
anch'essa intorno alla Terra.
Le scoperte scientifiche
hanno dimostrato non solo che � la Terra a ruotare attorno al Sole, ma che
i pianeti sono in numero maggiore di quello considerato dall'astrologia;
inoltre la
precessione degli equinozi
ha spostato notevolmente, in pi� due millenni, le
costellazioni
dalle posizioni in cui l'astrologia continua ancora a collocarle. Per
finire, la
teoria della gravitazione universale
formulata da
Isaac Newton ha mostrato che l'influsso
che possono avere le stelle (che sono enormi ma anche inconcepibilmente
lontane) su un corpo � inferiore a quello che pu� avere un oggetto
infinitamente pi� piccolo ma collocato davanti ad esso.
L'accumularsi di queste
conoscenza ha diviso l'astronomia, che si � attenuta ai dati scientifici
via via accumulati, dall'astrologia, che invece � rimasta fedele al
modello superato.
Particolarmente
interessante, anche se poco noto, � il fatto che Newton scopr� la citata
teoria della gravitazione universale mentre era intento a cercare di
dimostrare la validit� di alcune intricate teorie
numerologiche
e mistiche di cui era cultore (oltre a ci� Newton era anche un cultore
dell'alchimia).
Indipendentemente dalle motivazioni per cui egli fece le sue scoperte,
per�, esse furono accettate in quanto erano basate sul metodo scientifico,
al contrario delle sue speculazioni numerologiche e religiose, che sono
state dimenticate perfino dai cultori di tali dottrine. Qualcosa di
analogo s'era avuto anche con un predecessore di Newton,
Keplero,
che arriv� ad "aggiustare" alcuni punti delle sue scoperte astrologiche
(poi corretti dai suoi successori) affinch� si adattassero meglio ad
alcuni presupposti numerologici che egli intendeva dimostrare (ad esempio
in base alle sue teorie numerologiche egli si sforz� di ottenere
orbite
planetarie quanto pi� possibile circolari, in quando nella sua epoca il
cerchio
era considerato la
figura geometrica
perfetta, mentre oggi noi sappiamo che le orbite dei pianeti del
sistema solare
sono in realt�
ellittiche).
Questi due esempi, scelti fra
molti, indicano che nella scienza vera e propria la teoria di partenza e
la motivazione alla ricerca in s� sono certo importanti (un'ipotesi di
partenza sbagliata pu� fare sprecare tutto il tempo e tutto il denaro
seguendo false piste), ma non essenziali: quello che conta � infatti un
risultato che sia scientificamente verificabile, anche se contrasta con
l'ipotesi di partenza (che verr� cambiata dal nuovo risultato, se si
dimostra dopo verifiche che era corretto). Al contrario, nelle
pseudo-scienze la teoria di partenza � sempre pi� importante del
risultato, al punto che si piegano (e spesso falsificano) le osservazioni
in modo di adattarle alla teoria di partenza, ad esempio fingendo che le
costellazioni attuali siano ancora nel punto in cui erano 2500 anni fa per
non mettere in discussione la validit� dall'astrologia. Ogni volta che una
dottrina non ammette di modificare le proprie tesi di partenza in caso di
risultati contrastanti con esse, si tratter� di una pseudo-scienza.
Il problema dei
risultati [modifica]
Bench� il campo delle
pseudo-scienze abbia visto all'opera alcune figure di ciarlatani
decisamente pittoreschi, nel dopoguerra almeno il campo della
parapsicologia
ha potuto avvalersi un nucleo di ricercatori onesti, preparati, e
determinati ad applicare il metodo scientifico al campo di ricerca da essi
scelto. Il problema che � di solito ignoto al grande pubblico � che nel
campo delle pseudo-scienze quando si applica, come nel caso di tali
ricercatori, un rigoroso metodo scientifico non si ottengono mai, in
nessun caso, risultati significativi. Il caso dei citati premi che nessuno
riesce ad incassare lo dimostra in modo abbastanza eclatante.
In un certo senso, l'assenza
di risultati nelle ricerche dei parapsicologi pi� avvertiti � una garanzia
sull'onest� delle loro motivazioni.
Anche l'interesse,
spesso citato dai cultori delle pseudo-scienze, da parte degli eserciti
sovietico
e statunitense
nel periodo della
Guerra Fredda, che
consent� lo stanziamento di fondi per ricerche estese in questo campo,
ebbe vita piuttosto breve proprio per la totale assenza di risultati in
condizioni scientificamente controllate, al punto che questa esperienza
merit� all'ESP (acronimo di Extra Sensorial Perception,
percezione extrasensoriale) il nomignolo
di "Error Some Place" ("c'� un errore da qualche parte").
Il problema fondamentale
delle pseudo-scienze, in conclusione, non � quello di "produrre risultati
non spiegabili in base alla scienza tradizionale": il problema � non
riuscire a produrre risultati di sorta in condizioni scientificamente
controllate. Ad esempio, l'omeopatia
non � mai riuscita a dimostrare la propriet� curative dei propri prodotti,
in misura superiore a quella del semplice
effetto placebo,
ogni volta che si � operato in condizioni di
doppio cieco
(ossia quando n� i medici n� i pazienti sapevano se stavano ottenendo il
medicinale omeopatico, il medicinale tradizionale, oppure semplice acqua
distillata).
Metodi inadatti? [modifica]
La storia della scienza
ha conosciuto numerosi casi di fenomeni che era impossibile studiare per
l'assenza di strumenti adatti a farlo. Ad esempio, in epoca antica era
impensabile studiare i
raggi X o le
onde radio,
che oggi fanno parte della vita di tutti i giorni. Dunque, affermano i
cultori delle pseudoscienze, � del tutto possibile che i fenomeni delle
"scienze alternative" siano reali, ma sia la scienza tradizionale ad
essere incapace di studiarli coi suoi metodi, che si rivelano
insufficienti.
Questa osservazione �
sensata: la scienza non � in grado di escludere che alcuni o anche tutti i
fenomeni ipotizzati dalle pseudo-scienze siano "veri", dato che la scienza
pu� fare affermazioni esclusivamente su ci� che sia possibile
sperimentare. Il problema � semmai di tipo
epistemologico:
per poter studiare questi pretesi fenomeni occorre come prima cosa
dimostrare che esistono. E questa dimostrazione tocca ai sostenitori della
loro esistenza.
Gli strumenti per
studiare onde radio e raggi X non si sono assemblati da soli, ma sono
stati deliberatamente costruiti (spesso con infinita pazienza e un gran
numero di tentativi) per amplificare fenomeni che erano stati riscontrati
dagli scienziati nel corso delle loro ricerche. Pertanto, tocca ora ai
cultori delle pseudo-scienze riuscire a costruire gli apparecchi che
rendano percepibile ci� che non lo �, o almeno proporre teorie che
riescano a spiegare perch� risulti impossibile registrare sperimentalmente
tali fenomeni. Ovviamente a questo scopo non � lecito spiegare (col
meccanismo noto in
logica come "petitio
principii") quelle che, fino a quando
saranno provate, sono a tutti effetti semplici
ipotesi,
facendo uso di altre ipotesi altrettanto bisognose di essere provate (per
esempio lo
psi-negativo) a
loro volta basate su ipotesi non provate, e cos� via. Un ancoraggio a
qualche elemento stabile ed evidente per tutti deve essere trovato, in
modo da potere proseguire la discussione a partire da dati indiscutibili
per tutti, credenti o non credenti nel fenomeno. In caso contrario, ci
troviamo di nuovo di fronte a una forma di fede, che � "vera" solo per chi
ci crede, mentre non lo � per chi � "non-credente". Non a caso "non
credente" � la definizione che troppo spesso i cultori delle
pseudo-scienze usano nei confronti di chi ha un approccio scientifico alle
loro teorie.
Come ha detto in
proposito Carl
Sagan, "affermazioni straordinarie
richiedono dimostrazioni straordinarie".
Le pseudo-scienze
come religioni atee [modifica]
Da un punto di vista
sociologico, il proliferare delle pseudo-scienze nel
XX secolo
pu� essere spiegato col tentativo di fornire, a dottrine che un tempo
sarebbero rientrate senza alcuna incertezza nel campo della religione,
l'autorevolezza della scienza, percepita a livello popolare come fonte di
"certezze" pi� della religione (una percezione questa che non � invece
condivisa dal mondo scientifico stesso, che non ha certezze definitive, ma
solo teorie dimostrate... fino a prova contraria).
In un certo senso le
pseudo-scienze sono una risposta pseudo-religiosa alla crisi
d'autorevolezza delle religioni, che con il loro arcaismo sono sempre meno
capaci di rispondere ai dubbi di un'umanit� che si chiede il senso della
vita con strumenti culturali e conoscenze impensabili a coloro che
crearono le religioni oggi prevalenti, che possono avere anche due o tre
millenni d'et�.
Da un lato le
pseudo-scienze hanno una visione al tempo stesso atea e religiosa della
vita. Postulano una realt� in cui la vita umana � s� pervasa e spesso
condizionata da immani energie (cosmiche, psichiche, eteree... o pi�
banalmente magnetiche, radioattive e simili), ma nella quale la felicit�
non � garantita dall'obbedienza cieca a un
Dio "troppo" umano,
capriccioso (ossessionato dal
sesso e dal cibo,
ma indifferente al Male e all'ingiustizia sociale) e legato a precetti che
per l'epoca contemporanea sono semplicemente assurdi. Al contrario le
pseudo-scienze pongono l'enfasi sulla capacit� dell'individuo di
comprendere caso per caso, situazione per situazione, ma soprattutto
razionalmente e con atteggiamento di ricerca per cos� dire
"scientifica", gli elementi che permettono l'armonia fra l'essere umano e
l'ambiente che lo circonda, "personalizzando" su misura il rapporto con il
trascendente. Le pseudo-scienze hanno insomma subito l'innegabile
fascinazione delle scienze nella loro visione della Natura come immenso
orologio i cui meccanismi sono studiabili e comprensibili, e di
conseguenza nel loro bisogno di esaminare la realt� circostante per
capirla, e per capirne le leggi, in modo da piegarle a favore degli esseri
umani.
D'altro canto, mentre la
scienza usa il
metodo induttivo
(si studiano i fenomeni, e dallo studio si ricavano le "leggi" o i
"principi" generali astratti relativi al funzionamento dei fenomeni) le
pseudo-scienze preferiscono sempre, come le religioni, il
metodo deduttivo:
una "antica tradizione" (la cui "verit�" si basa esclusivamente
sull'autorevolezza derivata dalla sua antichit� o, in casi come il
"marxismo scientifico" o la
psicoanalisi, da
quella indiscutibile del suo fondatore), stabilisce alcuni principi
generali astratti, a partire dai quali si scelgono selettivamente i
fenomeni adatti a confermare la tradizione stessa, che quindi si
auto-conferma, senza bisogno di un confronto coi dati sperimentali della
realt�. Il metodo scientifico viene anzi disprezzato, svalutato e definito
"inadatto a capire le verit� davvero profonde" ogni volta che produce
risultati che contraddicono le "verit�" che non si ha intenzione di
mettere in discussione.
Da questo punto,
insomma, pi� che di "pseudo-scienze" sarebbe opportuno parlare di
"religioni scientiste-meccaniciste",
su base atea, che concepiscono la realt� come un immenso meccanismo, per
spiegare il quale non hanno bisogno di fare ricorso a una divinit�, ma che
al tempo stesso rifiutano di usare il metodo scientifico per dimostrare
quelli che affermano - a torto - essere "fatti" "scientificamente
dimostrabili".
Una parte non piccola di
queste dottrine fornisce in effetti risposte in quell'area grigia in cui
la scienza non � in grado di dare risposte (perch� esulano dal campo che
pu� studiare), mentre le religioni, legate a concezioni arcaiche della
realt� e incapaci di venire a patti con le scoperte di una scienza che si
evolve troppo rapidamente per il loro ritmo, non riescono a darne pi�. Si
tratta di domande da sempre importanti per la razza umana, come l'origine
della vita, il ruolo dell'uomo nel mondo, il significato della vita e
della morte, la stessa possibile sopravvivenza dell'individuo oltre la
morte (non necessariamente in un "Aldil�"
o in un "paradiso":
basta un semplice "altro piano astrale")...
Questa contaminazione di
due piani, quello religioso e quello scientifico, che nella cultura
ufficiale sono invece separati, spiega anche come mai le pseudo-scienze
arrivino spesso a contaminare in modo
sincretistico
elementi religiosi ed elementi scientifici: ad esempio il guaritore che
pretende di curare imponendo le mani potr� far precedere il rito da una
preghiera o usare la bibbia come talismano, mentre poi indossa guanti o
mascherina chirurgica. Oppure le dottrine
New Age mescolano
buddhismo,
astrologia, numerologia e varie altre dottrine.
Nelle pseudo-scienze si
incontrano in effetti tutti i gradi di mescolanza fra linguaggio
scientifico e contenuto religioso, fino al caso estremo delle vere e
proprie religioni scientiste, come
Scientology o, su
un piano diverso, i
raeliani.
La scienza come
pseudo-scienza [modifica]
Esistono casi
particolari in cui, se abbandona i princ�pi del metodo scientifico, anche
la scienza pu� diventare pseudoscienza. Questo fenomeno � reso pi� facile
da un atteggiamento ideologico vicino allo "scientismo"
inteso come ideologia dai toni dogmatici e semi-religiosi, quale fu
praticato in epoca
positivista da
alcune frange estremiste, convinte di potere spiegare letteralmente
"tutto" per mezzo della scienza.
Da questo atteggiamento
nasce l'abitudine scorretta di denominare "scienze" dottrine umanistiche
che, per il loro campo di studio (la
psiche umana, la
societ� umana, la politica...), non possono ambire ad uno status
scientifico, non essendo in grado di produrre dati sperimentali,
verificabili e falsificabili, come ad esempio:
�
le scienze sociali;
�
le scienze politiche;
�
le scienze dell'educazione;
�
le scienze della
comunicazione;
�
la bioetica,
ognuna della quali trova
una migliore collocazione nell'ambito della
filosofia
che della scienza. Esse che sono "scienze" solo nel senso antico del
termine ("sapere", "conoscenza"), ma non in quello moderno.
Lo stesso va ovviamente
detto della pretesa del comunismo del periodo staliniano di avere trovato
una forma di "materialismo
scientifico" in grado di analizzare la
societ� e le sue dinamiche con risultati e certezze assolutamente
"scientifiche".
Pseudo-scienza sar� per
forza di cose anche ogni scienza la cui verit� � imposta per decreto dal
potere politico, come la "biologia"
di Trofim
Lysenko sotto
Stalin
(il dissenso con tale "teoria scientifica" comportava non articoli
scientifici di smentita, bens� l'internamento in un
gulag),
che praticamente demol� la biologia sovietica e inflisse danni enormi all'agricoltura
dell'Urss.
Infine, pseudo-scienza
si rivela qualsiasi scienza nella quale l'agenda politica prevale sul
bisogno di conoscenza. Questo � per esempio il caso del
razzismo scientifico,
che oggi � facilmente riconoscibile come pseudo-scienza, ma che ottenne
all'inizio del Ventesimo secolo uno status di tutto rispetto in cerchie
piuttosto ampie, pur non avendo mai ottenuto il consenso pieno della
comunit� scientifica. Caratteri simili presenta oggi, per molti versi,
anche la
sociobiologia.
Un caso a s� � infine
quello della
psicoanalisi, che pur essendo spesso
esercitata da persone con una formazione di tipo scientifico (in molte
nazioni l'albo degli psicoanalisti � aperto esclusivamente ai laureati in
medicina) non � mai stata in grado di fornire dati ottenuti secondo le
regole elementari del metodo scientifico (come gi� osservato da
Karl Popper),
pur proponendosi apertamente ed esplicitamente come "scienza".
Il dilemma sullo "status" della psicoanalisi � oggi stato risolto da una
parte del mondo psicoanalitico, presentandola pi� come un'"arte" che come
una scienza, tuttavia un'altra parte tende ancora a rivendicare lo status
di scienza. In base a quanto detto nella presente voce, tuttavia, la
psicoanalisi non pu� ambire al rango di scienza, non producendo dati
sperimentali, verificabili e falsificabili. In alcune frange estremiste,
semmai, la psicoanalisi assomiglia maggiormente ad una religione dogmatica
e valida solo per "atto di fede" e "principio di autorit�" che a una
scienza.
Un simile status ambiguo
ha la grafologia,
che se usata come test proiettivo pu� avere lo stesso valore di altri
simili test proiettivi (una scrittura pu�, come minimo, rivelare l'epoca
in cui fu vergata, la cultura dello scrivente, e molti altri dati, il suo
studio � quindi un campo di ricerca sensato), ma che nella cultura
popolare viene consumata, anche tramite rubriche sui periodici di massa,
come una sorta di
chiromanzia in
grado di svelare la personalit� segreta dello scrivente, se non il suo
destino. In tale ultimo senso sar� ovviamente una pseudoscie
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