Nel 2004 usciva nei cinema "Mission to Mars". I diritti di
Copyright del film e delle relative immagini appartengono ai
rispettivi Proprietari del materiale stesso. Questo fotogramma �
stato estratto, a titolo dimostrativo, dal DVD originale.
Finalmente dopo oltre 10 anni dall'uscita di "Atto di forza" la
cinematografia fantascientifica ci riprova con un capolavoro di
grande impatto ed impressionante realismo. Anche in questo caso la
NASA � stata consultata allo scopo di elargire, nei confronti della
Produzione Cinematografica, adeguati consigli adatti a
rappresentare al meglio Marte. E cosa � accaduto?
Beh,
in parole povere, una quasi-rivoluzione concettuale! Mentre nel 1990
si disponeva "solo" di immagini superficiali ottenute dalle Viking,
questa volta si aggiungevano quelle della sonda Pathfinder
(atterrata tra l'altro il 4 luglio 1997). La
prima impressione che si ha � quella di un mondo nettamente pi�
luminoso e un pizzico pi� "a portata d'uomo". Nella ricostruzione
del panorama del "Pianeta Rosso"
sono stati adottati dei filtri colorati utilizzati per "tinteggiare"
di rosso un
autentico paesaggio terrestre, cos� da simulare al meglio quello
marziano.
Ora
provate a mettere a confronto l'immagine qui sopra con una delle due
tratte da "Atto di forza": le differenze sono abissali. Se nel 1990
lo spettatore veniva abituato a "quel" Marte, adesso lo scenario �
stato stravolto con una (diciamo) nuova visione scientifica (?) del
nostro vicino di casa planetario. Ci domandiamo: ma non eravamo stati indotti a
credere che in un mondo a pressione di 6-7 millibar la luce diurna
doveva essere molto ridotta a causa della scarsit� di gas e polveri
sottili? Pare che le cose siano cambiate...
Sorge
allora una seconda questione: ma, in conclusione, i cambiamenti sono da imputarsi al
pianeta, alle nuove immagini oppure alle menti confuse dei nostri
cari Amici di Pasadena? Guardate questa sequenza di immagini sotto
e, per favore, giudicate Voi:
figura 1
Credits NASA/JPL per tutte le tre immagini
|
La
figura 1 � una immagine Viking a colori (presumibilmente) naturali
la quale mostra il
paesaggio marziano come fu visto nel 1976. Si direbbe che la
fantasia sfrenata adottata nel colorare di rosso Marte non conosca
limiti. Non che i fotogrammi "rossi" siano tutti da considerare
dei falsi spudorati. Certo che no! Il problema �, al solito, legato all'eterno dilemma cos�
riassumibile: quali sono le immagini corrette, quelle a colori
rossi o quelle a colori "terrestri"? (domanda gi� posta ma ancora
pi� pesante nel suo valore).
Ad
ogni modo abbiamo proposto l'ennesimo frame del 1976. Adesso
osserviamo quelli del 1997 riportati nelle figure 2 e 3. Ci
troviamo sull'Ares Valles in un classico tramonto marziano (Pathfinder).
Che differenza possiamo riscontrare tra il paesaggio riprodotto
nella simulazione cinematografica e quello ripreso dal modulo
spaziale? Vediamo: cielo azzurro con alone rosa (Rayleigh
Scattering e Mie Scattering), luminosit� crepuscolare
proporzionata alla quantit� di gas e polveri in sospensione ma con
variazioni cromatiche ben distinte ed eterogenee, terreni di varia
natura e non a monotinta.
Un'ostinata volont� di perpetrare a tutti i costi il mito del
Pianeta Rosso!
�
2004 - 2008 Pianeta Marte.net. All right reserved.
|