“…la Vita non è fatta solo di Bianco e di Nero. Se così fosse, allora tutto sarebbe – relativamente – semplice. Ma non è così. La Verità è che la Vita, tra i suoi infiniti colori, ci mostra anche infinite tonalità di Grigio.

E noi, chissà come mai, non riusciamo a riconoscerle…”


Cari Amici,

e qui, oltre al Gruppo “Lunar Explorer Italia”, mi riferisco in particolar modo ai Cari Colleghi Riccardo Giuliani e Carlo Contu i quali, con le loro domande, ipotesi e valutazioni, mi hanno spinto a prendere in mano la penna, ed a scrivere questa specie di “Lettera Aperta”.
Grazie ai loro spunti ho avuto l’occasione e la necessità, in questi giorni, di prendere in mano e di valutare, grazie al consueto (e preziosissimo) aiuto/contributo del Dr Gianluigi Barca, una marea di fotografie “spaziali” NASA (ed, da qualche anno, anche tantissimi frames ESA) che, a ben guardare, potrebbero essere TRANQUILLAMENTE definite come “tarocchi“.

Tarocchi” e cioè “falsi“.

Ma la parola “falsi”, a mio parere, è – allo stesso tempo – troppo forte e troppo riduttiva per questa particolare tematica; una tematica che, come sapete, tiene banco dai giorni in cui uscì nelle sale di tutto il Mondo il film (cult) “Capricorn One“: un film che, raccontando la storia di una falsa missione verso Marte, di fatto metteva in dubbio l’autenticità dell’intero Programma Apollo-Luna.

Da quei giorni (e sono passati, mi pare, più di trent’anni), una marea di persone (qualche Scienziato, tanti Ricercatori, moltissimi Professionisti dell’immagine e – letteralmente – una MOLTITUDINE di Appassionati e di Fans dello Spazio) si sono sentite in Diritto/Dovere di intervenire e di dire la propria sulla vexata quaestio.

La domanda era ed è sempre stata una e molto semplice; essa recita: “le immagini NASA – in generale – e le immagini Apollo-Luna – in particolare – sono rappresentative di una realtà, oppure sono solo dei falsi?

Ed il risultato finale di questo “brainstorming” planetario, durato – appunto – almeno trent’anni ed ancora ben lungi dall’essersi esaurito quale è stato? Ebbene il risultato che questi interventi hanno prodotto (e qui mi viene da dire “come era ovvio che fosse”…) è stato devastante.
E’ stato ed è ancora devastante.

Perchè?
Perchè, dopo qualche approccio “serio e sano” alla Materia (operato, ad esempio, richiedendo al Lunar and Planetary Institute, o al National Space Science Data Centre – o anche al Public Affairs Media Office della NASA – una copia dei negativi Apollo e/o le versioni non compresse dei files Apollo digitalizzati), la maggior parte delle persone coinvolte in questa disputa un pò “tecnica” ed un pò (o forse molto, a dire il vero) “ideologica“, hanno abbandonato la strada del confronto storico e scientifico e si sono fortemente focalizzate sul suo aspetto meramente ideologico.

Insomma: il quesito, negli anni, è passato da un semplice “le foto dello Spazio ed in arrivo dallo Spazio erano/sono vere o false?” ad un molto più complesso (e sgradevole) “ma le Missioni Apollo (e successive, non necessariamente relazionate alla conquista della Luna) erano/sono vere o false?…

Un bel “cambio di angolo visuale”, direi…

E’ da questo approccio che sono nate alcune correnti di pensiero le quali, ancora oggi, tengono banco.
Semplificando, direi che ci sono le correnti (cosiddette) “complottiste“, per le quali la NASA (e non solo) ha SEMPRE venduto e DA SEMPRE vende “fumo & baggianate” (dal contenuto delle varie Missioni alle Scoperte che esse ci avrebbero consentito di fare etc.), in contrapposizione alle quali si sono sviluppate altre correnti, che potrei definire “positiviste” (o “scientiste“), per le quali la NASA (e non solo) ha SEMPRE DETTO LA VERITA’, TUTTA LA VERITA’ E NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’ (idem c.s.: dai contenuti, ai “findings”, come dicono a Pasadena) sulle Missioni Spaziali, partendo dal Progetto Mercury, passando dai Progetti Gemini ed Apollo e sino ad arrivare ai Mars Exploration Rover ed all’Orbiter Mars Reconnaissance.

Un corollario logico dell’approccio bipolare di cui sopra va rinvenuto nella attendibilità/genuinità delle immagini relative a tutte le Missioni Spaziali.
Secondo l’approccio “complottista“, quindi, TUTTE LE IMMAGINI (o, comunque, la loro stragrande maggioranza) giunte a noi DALLO SPAZIO, sono FALSE o PESANTEMENTE MANIPOLATE, mentre secondo l’approccio “positivista“, TUTTE le IMMAGINI “from Space” (nessuna esclusa) sono GENUINE.

Ora, se posso essere sincero con Voi, Vorrei dire subito che questo Approccio “Bipolare” è errato a priori, poiché logicamente difettoso.

Le variabili Scientifiche, Sociali, Politiche, Economiche e, ovviamente e soprattutto, Tecniche non considerate – o valutate come trascurabili – dai “complottisti” sono innumerevoli e quindi, almeno a parer mio, le correnti complottiste sono tanto affidabili e “politically correct” quanto lo sono le dichiarazioni di un Candidato alla Casa Bianca (o anche al nostro Parlamento) in periodo pre-elettorale (e non so se mi spiego…).

Ma anche i “positivisti“, con tutta la loro (rigida, rigorosa e, sovente, pure pedante e tracotante) pragmaticità, nel sostenere la posizione secondo cui la NASA (ed anche l’ESA, certo) sono tanto “candide ed innocenti” quanto il Velo della Madonna, peccano di semplicismo e di strabismo storico-scientifico.
E si: perchè sono proprio i “positivisti” (e cioè, ripeto: coloro i quali sostengono a spada tratta ed a 360° l’assoluta immacolatezza intellettuale delle Agenzie Spaziali) ad ignorare – direi da 40 anni almeno – i colossali volumi di silenzi, di reticenze, di anomalìe e di questioni meramente tecniche irrisolte (rectius: rimaste senza risposta) che hanno costellato e tutt’ora costellano il panorama dell’Esplorazione Spaziale.

Ora non vorrei tediarvi (e tediarmi) racontandoVi per filo e per segno i “punti di caduta” logici e tecnici che caratterizzano le posizioni delle due fazioni (si, le chiamo “fazioni” perchè è quello che sono), per cui mi limito a fare qualche riflessione e puntualizzazione:

1) sostenere che TUTTO IL PROGRAMMA SPAZIALE NASA (ma soprattutto NASA/APOLLO) è FALSO, è una posizione tanto estremisticamente sciocca quanto lo è quell’altra, diametralmente opposta alla prima, secondo cui su TUTTO IL PROGRAMMA SPAZIALE NASA (ma soprattutto NASA/APOLLO e NASA/Mars Orbiters) è stata detta TUTTA LA VERITA’ e SOLAMENTE la VERITA’.
Sono due posizioni antitetiche (o bipolari, come piace dire a me), schizoidi, estreme ed estremiste – in termini e contenuti – e quindi, in quanto tali, sono due posizioni viziate: da miopìa scientifica/tecnica/sociale e politica quella dei complottisti e da strabismo scientifico, politico, economico e storico quella dei positivisti.
Sono due posizioni largamente eccessive ed erronee insomma. Forse addirittura “erronee in nuce“;

2) la LARGHISSIMA MAGGIORANZA delle scoperte fatte durante gli ultimi quarant’anni di esplorazione spaziale, viste le implicazioni di natura certamente Scientifica ed Economica e, molto probabilmente, anche Sociale e Politica che esse involgono e coinvolgono, integrano (per la NASA e dunque per gli Stati Uniti d’America, almeno) la caratterizzazione di “Highly Sensitive Information” (Informazioni Delicatissime), ossìa informazioni che – LADDOVE INTERAMENTE DIVULGATE – potrebbero costituire o trasformarsi in una Minaccia al Paese (agli Stati Uniti d’America, tanto per essere chiari)”.

Esse quindi, premesso quanto sopra, IN LARGHISSIMA MISURA NON SONO STATE RESE NOTE AL GRANDE PUBBLICO (sono state “secretate”, come si dice in gergo); gli Astronauti del Programma Apollo sono stati “silenziati” ed il materiale RAW & Genuine (crudo ed originale) è stato, pure in larga misura, “riposto” – il tutto in barba al “Freedom of Information Act”.
La recente “bufala” secondo cui la NASA avrebbe – letteralmente – “perso” i files Apollo originali non la considero né commento poiché, e qui parlo per scienza diretta, alla NASA non si perde nulla.
Mai.

Ciò detto e premesso, ne consegue logicamente che noi sappiamo – forse – il 5% della Verità. E con il 5% della Verità in mano…non si va mai troppo lontano (sorry per la rima baciata).

Ora, se queste asserzioni/punti fermi fossero esatte/i, il resto scaturisce naturalmente e logicamente, ed io lo riassumerei così: PUR ESSENDO TUTTE LE MISSIONI SPAZIALI AUTENTICHE E GENUINE (dal 1959 ad oggi), NON TUTTE le informazioni (FOTOGRAFIE INCLUSE ed IN PRIMIS) divulgate dalla NASA (o dall’Ente Spaziale Sovietico e/o dall’ESA) e relative a dette missioni sono autentiche e genuine.
O, se Vi piace di più, possiamo dire che NON TUTTE LE INFORMAZIONI RILASCIATE dagli Enti Spaziali in riguardo alle scoperte fatte SONO COMPLETE.

Certo, per alcuni Scrittori e Pensatori, fornire (deliberatamente) un’informazione incompleta EQUIVALE a fornire un’informazione scorretta (rectius: errata), ma io non sono così “integralista”… Io mi limito a dire e RIBADIRE che noi, Ricercatori ed Appassionati, oggi, abbiamo davanti un panorama LARGAMENTE INCOMPLETO e, quindi, INSUFFICIENTE a legittimare prese di posizione radicali.
Radicali in tutti i sensi.
Ed il mio primo e maggiore suggerimento, a questo punto, consiste nell’invitare la Comunità dei Ricercatori (e soprattutto quella degli Amateurs Scientists), un pizzico di cautela e di legittimo possibilismo.

Ok, come premessa alle domande ed agli spunti di Riccardo e Carlo, quanto detto mi pare più che sufficiente. Ora vengo (finalmente) alla questione “immagini”.
Il nucleo della questione, a parer mio, è questo: di “immagini manipolate“, “distorte“, “false tout-court” etc. TRA le immagini RESE PUBBLICHE dagli Enti Spaziali che vanno per la maggiore, A MIO UMILE PARERE (e SOTTOLINEO MIO, così non coinvolgo Amici e Colleghi in questa posizione che, di certo, farà inquietare molte persone), NON POSSONO NON ESSERCENE!

Il problema consiste solo nell’intendersi sul significato delle parole: cosa vuol dire che un frame è “falso”? Cosa vuol dire, ad esempio, immagine “ritoccata”? O “migliorata”? O “esasperata”?

Proviamo a ragionarci sopra…

Che cos’è una “fotografia”?
Allora: io penso che essa sia una semplice “rappresentazione della Realtà”. Ed una fotografia GENUINA è una semplice “rappresentazione della Realtà così come essa è (in un determinato momento)”.
E qual è il “valore” di una fotografia genuina?
Esso – sempre a mio parere – va rinvenuto nel fatto che una fotografia genuina consente ANCHE A CHI NON ERA PRESENTE di osservare, EX POST, una DETERMINATA REALTA’ COSI’ COME ESSA ERA/APPARIVA AL MOMENTO DELLO SCATTO.

Una montagna, un volto, una festa di compleanno, un lungomare, il Mare della Tranquillità, la Valles Marineris…etc.: concettualmente non cambia nulla: una fotografia genuina di uno qualsiasi dei luoghi/eventi sopra menzionati RAPPRESENTA IL LUOGO/EVENTO COSI’ COME ERA ALL’ATTO IN CUI LA FOTOGRAFIA STESSA VENIVA SCATTATA.
Di più (così arriviamo alla Definizione Finale): una Fotografia Genuina RAPPRESENTA LA REALTA’ (rectius: UN FRAMMENTO DI REALTA’) COSI’ COME ESSA SI MANIFESTA (nel suo aspetto “visibile”) IN UN DETERMINATO MOMENTO.

Se questa è la Definizione (o Postulato, o Teorema di Base, decidete Voi), allora vediamo subito un Portato (o Corollario): se una Fotografia viene ALTERATA (intervenendo sull’oggetto/evento ripreso, o sui suoi colori, o su alcuna delle caratteristiche – marginali e/od essenziali – che, definendolo, definiscono la Realtà alla quale esso accede e di cui esso costituisce espressione), il risultato finale è definibile come FALSO.
Più chiaramente: UNA FOTOGRAFIA MANIPOLATA (anche a fini “migliorativi, come la NASA e noi stessi, tante volte, facciamo e dichiariamo) E’ UNA FOTOGRAFIA FALSA.

Ora io non credo che questo approccio possa essere, da un punto di vista squisitamente logico, seriamente attaccato; però mi rendo conto che esso è un po’ estremo ed allora…Provo a fare qualche precisazione ed a stilare una sorta di “Classifica” dei Livelli di Genuinità (o, se volete essere “radicali”, dei Livelli di Falsità) delle fotografie (dal frame RAW, ossìa genuino e crudo, al frame falso al 100%, passando attraverso alcuni stadi/livelli di manipolazione).

Una “Classifica” mia e solo mia (sempre per non coinvolgere altri “innocenti pensatori” nelle e con le mie personalissime idee ed elucubrazioni):

Livello 1: è la Fotografia RAW (cruda). Diciamo che essa è, a mio parere, un “Frammento – una porzione, definita in termini di tempo e Luogo – della Pura Realtà”, tradotto e “fissato” in un’immagine;

Livello 2: Fotografia Migliorata SENZA ALTERAZIONE DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI RIGUARDANTI E CARATTERIZZANTI LA REALTA’ RIPRESA (e cioè SENZA OPERARE AGGIUNTE o CANCELLAZIONI (exx.: una fotografia desaturata o saturata; corretta di eventuali difetti “fisici” – tipo graffi della pellicola originale –; riveduta nei colori e nei contrasti etc.).
Essa è un’immagine che, pur non essendo TOTALMENTE GENUINA, resta comunque ATTENDIBILE nei contenuti;

Livello 3: Fotografia Migliorata CON ALTERAZIONE DI ALCUNI ELEMENTI FATTUALI (SIGNIFICATIVI, MA NON ESSENZIALI) RIGUARDANTI E CARATTERIZZANTI LA REALTA’ RIPRESA (exx.: un classico è nel miglioramento delle caratteristiche somatiche di un volto – far “sparire” un brufolo o una ruga è prassi assai comune… –, oppure nella “cancellazione” di un dettaglio non voluto, fuori luogo o “fastidioso” ovvero nell’aggiunta di un dettaglio voluto ed appropriato, ma mancante NELLA REALTA’ all’atto della ripresa – quanti “tramonti” e quanti “stormi di candide colombe” sono stati aggiunti sullo sfondo di fotografie che rappresentavano una giovane coppia di sposi nel giorno delle nozze?!?).
Diciamo che questa immagine è stata AMPIAMENTE RITOCCATA e dunque è SOLO PARZIALMENTE ATTENDIBILE;

Livello 4: Fotografia MARGINALMENTE ALTERATA (ossìa un’immagine rappresentativa di una Realtà che è stata appena ritoccata, non necessariamente a fini migliorativi o meramente estetici, ora aggiungendo ed ora cancellando “DETTAGLI” SIGNIFICATIVI e/o ESSENZIALI della realtà ripresa – exx.: scatto una fotografia di una catena montuosa e poi “taglio” un rilievo minore o ne aggiungo un altro).
Questo tipo di fotografia, rappresentando una REALTA’ che è tale SOLO IN PARTE, integra un Falso di Livello 3;

Livello 5: Fotografia RADICALMENTE ALTERATA (ossìa un’immagine rappresentativa della Realtà che è stata ESSENZIALMENTE RIVEDUTA E CORRETTA, non a fini migliorativi o meramente estetici, mediante aggiunta e/o cancellazione di ELEMENTI “PRINCIPALI”, nonché SIGNIFICATIVI ed ESSENZIALI della realtà ripresa – exx.: scatto una fotografia di una catena montuosa innevata e poi “elimino” la neve e la sostituisco con foreste; oppure aggiungo (o elimino) le tracce di urbanizzazione visibili etc.).
Questo tipo di “correzione” – molto comune nelle brochures riguardanti luoghi di villeggiatura, di regola esotici –, rappresentando una REALTA’ che è tale SOLO in MINIMA PARTE, integra un Falso di Livello 2;

Livello 6: Pseudo-Fotografia (ossìa un’immagine SOLO APPARENTEMENTE RAPPRESENTATIVA di una realtà che, di fatto, nel Mondo Fisico NON ESISTE): questo tipo di immagine (che chiamiamo “fotografia” impropriamente), sia che sia stata creata  a fini artistici, o meramente culturali e/o didattici, sia che sia stata creata “per ingannare”, costituisce comunque un Falso di Livello 1, o Falso Radicale.

Ed ora andiamo a vedere un esempio di immagine NASA (o ESA) per ognuno dei Sei Livelli sopra definiti…

Fotografia RAW (genuine RAW Frame) – Apollo 15 Mission (Hadley Hill)

 
Fotografia MIGLIORATA (EMPROVED QUALITY – but still genuine – Frame) – Clementine Mission 

Fotografia MIGLIORATA con ALTERAZIONI (HIGHLY EMPROVED frame – NON genuine) – Photomosaic Apollo 17

Fotografia ALTERATA MARGINALMENTE (slightly ALTERED frame – Third Level False) – Mars: MER Opportunity

Fotografia ALTERATA RADICALMENTE (heavily altered frame – Second Level False): fotomontaggio di Ed Hengeveld (NASA)

Pseudo-Fotografia (Fake – First Level False) – Ricostruzioni Digitali di frames orbitali RAW Mars Express Orbiter

 

http://www.esa.int/externals/images/ob_18_mesa_v.jpg

 

http://esamultimedia.esa.int/images/marsexpress/054co01JuventaeChasma_H.jpg

 

http://esamultimedia.esa.int/images/marsexpress/311-230906-3253-6-3d5-Cydonia_H.jpg

 

Ora, gli esempi ci sono e tanti (tantissimi altri!) ne potrei proporre ma…A che servirebbe?
Questa chiacchierata aveva un solo scopo: fare (o almeno “Provare a fare”) un po’ di chiarezza su un tema che pare essere allergico ai “punti fermi”.
Io non so se Vi ho fornito sufficienti elementi di riflessione e qualche “Prova” di come funziona il meccanismo del “vero – quasi vero – poco vero – piuttosto falso e falso”, ma la mia speranza è che Voi possiate leggere oltre le mie parole ed oltre le mie – inevitabili – imprecisioni.
Mi auguro che quanto scritto NON VENGA – come è di recente accaduto – strumentalizzato o interpretato capziosamente.
Non mi illudo di aver esaurito l’argomento né credo di essere giunto alla Verità, ma sono tuttavia sicuro di averVi fornito un parere intellettualmente onesto, motivato e sostanziato.

E se mi chiedeste, alla fine ed in piena sincerità, qual è la mia opinione personale sul “complottismo” e lo “scientismo”, che cosa potrei dirVi?

Come un Caro Amico mi ha ricordato qualche giorno fa, la Verità, spesso (o quasi sempre, o addirittura sempre…a seconda degli indirizzi filosofici che si prediligono) “sta nel mezzo”.
Si certo. Come no.

Anzi: forse.

Ma, comunque sia, io, in quanto Ricercatore Indipendente (e, ritengo, intellettualmente onesto), alla fine della chiacchierata (di QUALSIASI chiacchierata), una posizione DEVO prenderla.
DEVO prenderla per ragioni di correttezza (verso Voi Lettori), per onestà (verso Voi e me stesso) e per coraggio (perché, in giro, ne vedo poco).
Altrimenti, a stare sempre “in mezzo” e limitarmi a sentire gli altri che cosa dicono e raccontano, ed a guardarli mentre si “scannano” (anche virtualmente), è troppo facile.
Ed è troppo comodo.
Dunque, per quanto attiene il “complottismo” e lo “scientismo”, credo che si tratti di due becere derive intellettuali le quali, in un – mi auguro non troppo distante – Futuro Illuminato, verranno ricordate come un retaggio della gretta ignoranza (l’una) e di un’esasperata ed arrogante visione antropocentrica del Cosmo e delle “cose dell’Universo” (l’altra).

E la Verità sulle Missioni e sulle loro “evidenze” (dalle fotografie alle scoperte)?
La Verità, a mio parere, è che tutte le Missioni Spaziali sìano state e sono autentiche.
Anzi: probabilmente ce ne sono state e ce ne sono (attualmente in corso) anche altre, di cui l’Opinione Pubblica non sa ASSOLUTAMENTE nulla…

Le immagini. Le immagini, una volta fatte tutte le considerazioni dedotte in questo scritto, va da sé che sono da reputarsi “fondamentalmente genuine”, con i distinguo che ho cercato di esplicitare.

Se poi mi si chiede “che cosa la NASA stia nascondendo”, allora il discorso cambia ancora e qui, a questo riguardo, una risposta non posso darvela.
La Verità, sulla tematica dell’occultamento (o del “cover-up”, come piace dire a tutti), è quanto mai sottile e sdrucciolevole ed io, un po’ per professione ed un po’ per piacere e per diletto, cerco di perseguirla.

Ma dopo parecchi anni di Ricerca, l’unica conclusione (interlocutoria) alla quale sono giunto, è che di Verità, a questo Mondo, non ce n’è mai stata e non ce ne sarà mai abbastanza da soddisfare tutti.

E forse, viste e considerate le conseguenze che potrebbero derivarne conoscendola tutta, è molto meglio così…