Nota di Pianeta Marte.net: sembra che un poco alla volta anche le rappresentazioni artistiche NASA ci mostrano un Marte sempre meno "Pianeta Rosso" e con tonalità più simili a quelle terrestri. Anche il cielo diurno ha un simpatico fondo azzurro con opacità atmosferica e, addirittura, nuvole a "pecorelle". Solo arte da fantascienza oppure un segnale di vero cambiamento di mentalità? In questo bellissimo disegno possiamo ammirare la sonda Curiosity al lavoro.

Il settimo anno di vita del portale Pianeta Marte.net è ormai ben avviato. Che dire? Sembrerebbe proprio che questo 2011 sarà un anno molto interessante e promettente per quel che concerne il nostro tanto amato settore dell'esplorazione del Pianeta Rosso. Tuttavia, come prologo di inizio anno abbiamo pensato di essere ancora una volta provocatori per dare giusta enfasi all'inveterata, inguaribile e costante contraddittorietà che caratterizza la nostra moderna e tecnologica società.

Sappiamo per certo che l'industria mondiale della distruzione di vite umane (espressione che abbiamo coniato per identificare tutto ciò che implica la soppressione di esseri umani) non conosce crisi. Incredibile! Per produrre armi e oggetti inutili spuntano sempre i fondi. Chissà da quale magico cilindro di quale abile prestigiatore dell'economia... Poi, al solito, quando si tratta di alzare lo sguardo verso lo Spazio in modo decisivo e diretto ecco che spuntano tutti i tipi di scuse e problematiche assortite. Spuntano i sì, i no, i dubbi, gli entusiasmi, i progetti vecchi e ritriti e quelli innovativi. Niente male, vero?

Se non altro, quest'anno dovremmo poter assistere al lancio del Mars Science Laboratory, un progetto un po' più intrigante di altri passati e (finalmente!) concepito per andare a caccia di forme di vita marziana. Naturalmente noi non abbiamo dubbi circa a presenza di vita complessa (e non "elementare") su tutta la superficie di Marte, ciononostante riteniamo ugualmente giusto essere positivi e grati per questo ennesimo sforzo scientifico ed economico che la NASA si accingerà a compiere. Il nuovo rover si chiamerà Curiosity. Se tutto andrà bene atterrerà su Marte verso agosto 2012 senza l'ausilio di airbags e paracadute, ma avvalendosi di un sistema per certi aspetti simile a quello degli elicotteri da carico terrestri. Curiosity sarà quattro volte circa più massiccio dei gloriosi Spirit e Opportunity e grande circa il doppio di essi. Sarà dotato di una ricca serie di strumenti scientifici e di un laser concepito apposta per l'analisi a distanza delle possibili sostanze organiche presenti nel suolo. Chi volesse seguire l'avventura di MSL ecco il link al sito ufficiale NASA: http://www.nasa.gov/mission_pages/msl/index.html

Anche la Cina sembra volersi tuffare nel mondo dell'esplorazione di Marte! Si prevede che per il mese di ottobre una sonda realizzata in collaborazione con la Russia dovrebbe partire alla volta del Pianeta Rosso. Inoltre si prevede che un'altra sonda verrà lanciata verso il 2013. Che dire invece di Spirit e Opportunity? I due rover permangono da ben sette anni su Marte. Ma, mentre Opportunity sembra ancora godere di buona salute, Spirit - stando alle fonti ufficiali - non è messo bene e si sta lentamente spegnendo. Non possiamo negare che questo portale è particolarmente affezionato ai due gioiellini NASA anche perchè, in un certo senso, siamo nati insieme. Una circostanza che fa di Pianeta Marte.net qualcosa di "speciale".


Tutto ok, potremmo pensare. In fin dei conti durante quest'anno un paio di nuovi lanci verso Marte dovrebbero concretizzarsi. E  noi ce lo auguriamo di cuore. Adesso però giriamo la frittata così da renderci pienamente conto di cosa intendiamo nell'attribuire alla natura umana una certa dose di ipocrisia..

Mentre finora abbiamo il più delle volte sentito cantilene sul fatto che andare su Marte sia un'impresa lunga, considerato che per raggiungerlo in un viaggio di andata ci vogliono almeno sei mesi (nelle condizioni più favorevoli), ecco spuntare un progetto (apparentemente) innovativo e persino rivoluzionario: il motore al plasma! Qualcosa di simile ai famosi "motori ad impulso" spesso menzionati nei film di Star Trek. Si chiama VASMIR (Variable Specific Impulse Magnetoplasma Rocket) ed è stato ideato da Franklin Chang-Diaz, un ex astronauta di origine costaricana. Questo sistema, a differenza dei motori a razzo tradizionali, utilizza una fonte elettrica (che può essere solare o reattore nucleare) per ionizzare idrogeno, elio o deuterio, trasformandoli in plasma riscaldato a temperature molto alte (11 milioni gradi Celsius). Il plasma sarà accelerato e diretto nel jet da campi magnetici (senza toccarne le pareti) per spingere l’astronave a velocità di circa 55 km/s in modo da raggiungere Marte in soli 39 giorni! Poichè di tale progetto se ne parla da circa 20 anni (ma è stato avviato a meta del 2000) viene naturale chiedersi come sia possibile che per tutto questo tempo siamo stati costantemente bombardati da una pseudo propaganda così pateticamente negativa e tutto sommato scoraggiante... Cos'è che sta cambiando d'un tratto? E i soldi dunque arriveranno? Perchè poi tutto gira intorno al dio denaro... E, a  proposito di come (forse ovviamente...) saranno letteralmente sprecati ingenti quantità di soldi pubblici e privati, non potevamo certo esimerci dal commentare questa notizia apparsa sul quotidiano "La Stampa" edizione web del 30 dicembre 2010:


Un supercomputer ci aiuterà a capire come va il mondo

Scienziati al lavoro per creare un simulatore di tutto ciò che accade sulla Terra TORINO
Un gruppo internazionale di scienziati è al lavoro per dare vita ad uno dei progetti più ambiziosi concepiti finora: creare un simulatore che sia in grado di replicare tutto ciò che accade sulla Terra, dai cambiamenti atmosferici al diffondersi delle malattie, dalle transazioni finanziarie mondiali ai flussi nella viabilità stradale. Negli intenti del "Living Earth Simulator" (LES), come è stato soprannominato, c'è il miglioramento della conoscenza che abbiamo del nostro Pianeta, prendendo in esame le azioni umane che danno forma alle società e le forze naturali che determinano il mondo fisico.

«Molti degli odierni problemi - comprese la fragilità sociale, l'instabilità economica, le guerre, le ondate epidemiche - sono connessi al comportamento umano, ma è ancora carente la nostra comprensione dei meccanismi regolatori di questi fenomeni», sostiene il dottor Helbing, del Swiss Federal Institute of Technology e presidente del FuturICT.

Se, grazie a progetti come l'acceleratore di particelle Lhc del Cern di Ginevra, sappiamo molto di più sulla prima formazione dell'universo rispetto al mondo che ogni giorno abitiamo, quello di cui abbiamo bisogno è un sistema equivalente nel campo delle scienze sociali: un computer di potenza titanica che possa aggregare dati di ogni genere.
Proprio questo farà LES, continua Helbing, e sarà capace di ricavare delle previsioni sulla propagazione delle malattie infettive, come l'influenza suina, di identificare metodi per contrastare i cambiamenti climatici o anche di riconoscere le avvisaglie d'incombenti crisi finanziarie. I componenti hardware sono ancora da costruire, e non potranno che essere frutto degli anni a venire, ma i dati vengono già prodotti in abbondanza da fonti che comprendono una settantina di siti online,  tra cui quello della Nasa, Wikipedia, Google Maps, gli archivi digitali governativi e molti altri.

Le modalità con cui il supercomputer elaborerà le informazioni saranno stabilite da una squadra in cui lavoreranno gomito a gomito esperti in scienze sociali ed ingegneri informatici, perchè solo da questa collaborazione potrà nascere uno strumento di analisi davvero valido. Per esempio, LES non solo dovrà avere la potenza necessaria a macinare quantità oceaniche di dati, ma dovrà anche capirne il senso in associazione con determinati contesti, utilizzando una tecnologia derivata dal cosiddetto Web semantico per interpretarli in modo coerente. Il passo successivo sarà, poi, estrarre da questa massa informe dei modelli che possano descrivere fino nel dettaglio quello che succede sulla Terra.

Pete Warden, fondatore del progetto OpenHeatMap, si dichiara scettico circa l'efficacia di LES: capacità computazionali e dati, che a ben vedere Google già oggi possiede, non basteranno a produrre una simulazione credibile. Non sono mancati in passato i tentativi da parte di economisti e sociologi di formulare previsioni, il problema è che a seguito della teoria mancano le azioni, conclude l'esperto in analisi. Mentre il dottor Helbing resta convinto che, nonostante le sfide che il progetto comporta, peggio sarebbe non mettere in campo gli strumenti tecnologici di cui disponiamo, e disporremo in futuro, per migliorare la capacità di comprendere le nostre risorse sociali, economiche ed ambientali. Forse sarà un passo in più sulla strada del benessere globale.

Fine articolo


Certamente non è il progresso che va condannato, ma la stupidità umana la quale si manifesta nelle più disparate assurdità possibili ed immaginabili come questa! Con tutta sincerità non pensavamo che per sapere e capire che la Terra deve essere curata e trattata bene occorresse un super mega computer. Non pensavamo di certo che per sapere come, dove e quando andare a fare a spesa occorresse tale macchinario... Non pensavamo che per fare la guerra, fare la pace, costruire una casa o una strada o qualsiasi altra cosa.... occorresse tale smisurata macchina! Evidentemente l'uomo non è più nel possesso dell'uso del proprio cervello e deve affidarsi al super mega computer per TUTTO! Ma diciamo: TUTTO! E allora non meravigliamoci se i nostri sogni spaziali giacciono perennemente sopra l'altalena: oggi entusiasmo e domani pessimismo. Poi entusiasmo e poi ancora pessimismo. Soldi sì, soldi no. Tecnologie sì, tecnologie no. Ma... se usassimo i soldi di questo capolavoro di ingegneria della pazzia umana per finanziare progetti veri di salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica e per sviluppare efficientissime procedure informatiche per i voli spaziali con equipaggio umano non sarebbe un'idea magari più sensata?

Santa Maria Crater, sol 2454 - Opportunity. Credits NASA

Santa Maria Crater, sol 2454 - Opportunity. Credits NASA - Elaborazione "natural colors" by Pianeta Marte.net

Orbit Mars

U.S.A. Mars Society

Mars News Mars Today Picture of Day

Space.com

Messenger

Cassini-Huygens

Link To Universe

 

La Stampa Scienze

Apollo Image Atlas

Ceifan.org

Italian Mars Society

Sistema Solare

Mappa Stellare

La Repubblica Scienze

Corriere.it - Scienze

Rai Explora

Galileo

Le Scienze Web

News Spazio

Astronomicamentis

Videogulp - Astronomia

Unione Astrofili Italiani