MARS GALLERY

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Nel 2004 usciva nei cinema "Mission to Mars". I diritti di Copyright del film e delle relative immagini appartengono ai rispettivi Proprietari del materiale stesso. Questo fotogramma è stato estratto, a titolo dimostrativo, dal DVD originale.

Concludiamo questa interessante parentesi, un po' provocatoria, spendendo due parole sull'immagine che vedete sopra. In questi anni le immagini del Mars Global Surveyor ci hanno mostrato probabili dust devils superficiali. Le missioni dei MER Spirit e Opportunity ci hanno splendidamente confermato la realtà di questi mini-vortici. Tuttavia ci chiediamo se in un mondo a pressione di 6-7 millibar sia possibile vedere mai dei veri tornado come quelli terrestri.

E' vero che si tratta di un film di fantascienza e che, quindi, può permettersi di andare oltre la semplice narrazione scientifica. Tuttavia viene difficile credere che una tale sottile atmosfera potrà mai creare simili fenomeni meteorologici di tale forza (sebbene c'è chi sostiene il contrario). E non potrà certo impedire ad un astronauta di muoversi liberamente (nonostante qualche volta si verifichino intense tempeste di polvere). Con una pressione di 6-7 millibar l'aria probabilmente solleverà una modesta quantità di pulviscolo che ricadrà in breve tempo a motivo della scarsità dei gas, a causa del basso gradiente termico e delle insignificanti correnti in quota.

A meno che le cose non stiano così... Voi cosa ne pensate?

Credits NASA/JPL

Due parole sul rosso di Marte: ribadiamo che in realtà esiste davvero una consistente componente ossidata nel suolo del pianeta.

Allora proviamo a fare questa supposizione: immaginiamo che, come molti Ricercatori hanno ipotizzato, si verificò una catastrofe, tanto devastante da investire tutto il pianeta. Immaginate che una ingente quantità di materiale ferroso proveniente dal sottostante mantello fu sputata fuori, tanto da ricoprire la superficie e ridisegnare gran parte della stessa; la prima cosa che dovremmo dedurre è che, in presenza di ossigeno molecolare, quest'ultimo si sarebbe irrimediabilmente legato alla componente ferrosa ossidandola. Parte dell'atmosfera sarebbe stata in breve tempo consumata e mineralizzata, lasciandone solo un residuo. La stessa cosa sarebbe accaduta all'acqua residua.

Nel caso furono immensi impatti a sconquassare il pianeta allora è altamente plausibile che furono le stesse onde d'urto a spazzare via la maggior parte dell'atmosfera. Ma quanta ne è rimasta? E quanta se ne è riformata da allora?

 

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