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In questo articolo prenderemo in esame alcune interessanti, quanto controverse, immagini della superficie marziana che potremmo definire "anomale". Naturalmente il termine "anomalo" può significare tutto o niente. E non c'è dubbio che le ipotesi su qualche forma di vita intelligente, oltre a quella umana, possono suscitare un fascino martellante ancor più che irresistibile, Tuttavia dobbiamo fare i conti con la logica e il buon senso se non vogliamo confondere la razionalità con la sfrenata fantasia. Certamente non spetta a noi (Pianeta Marte.net) fornire indicazioni su "cosa ciascuno deve pensare o meno" relativamente a qualsiasi ipotesi. Invitiamo semmai tutti i Lettori a mantenere, sempre, un atteggiamento moderato nell'accostarsi ad argomenti purtroppo poveri di certezze e ricchi di incertezze. L'esplorazione di Marte ormai ha compiuto 40 anni circa ma, sopratutto, ha raggiunto dei traguardi scientifici memorabili, grazie ai quali possiamo azzardare delle ipotesi davvero affascinanti, benchè ancora incomplete. Oggi, più che mai, possiamo ritenere che questo pianeta forse era straordinariamente simile alla Terra, con un'atmosfera 100 volte più spessa (ammesso che oggi sia davvero tanto rarefatta come la NASA sostiene), con oceani di acqua liquida in superficie, fiumi e laghi. Non solo: persino le caratteristiche chimiche e mineralogiche probabilmente erano ben diverse da come si presentano oggi, aumentando ulteriormente gli indizi di un passato da mini-pianeta Terra. I ricercatori definiscono questa particolare epoca con il termine di Era Noachiana, durata fino a circa 3,8 miliardi di anni fa, dopo la quale su Marte iniziò un lento ed inesorabile deterioramento del clima, dell'atmosfera e delle caratteristiche chimiche generali. Vi sono tuttavia opinioni non sempre concordi su questo specifico argomento; altri ricercatori spostano a periodi molto più recenti l'epoca in cui Marte era caldo e umido. Abbiamo notato, tra l'altro, un vivo interesse da parte di alcuni Appassionati e Ricercatori Indipendenti, i quali hanno avanzato ipotesi che tale epoca sarebbe terminata circa 10-20 mila anni fa o anche meno. Tra questi Appassionati ci siamo anche Noi, sostenenti la tesi secondo cui Marte era dotato di condizioni adatte ala vita fino a meno di 6000 anni fa. Comunque sia, al di là di queste diatribe cronologiche, è unanime la consapevolezza che ci troviamo di fronte ad un pianeta completamente trasformato. Se Marte avesse offerto condizioni adatte alla vita, ci si potrebbe chiedere quale possibile biologia indigena potremmo immaginarci....Forse batteri? Magari piante? Oppure qualche tipo di vita animale? Difficile da stabilire; purtroppo non abbiamo prove per formulare affermazioni del genere. Ad essere sinceri, Noi, esaminando moltissimi frames NASA ed ESA, avremmo fatto salti di gioia anche solo notando un pezzetto di ramo secco o altro vegetale più o meno fossile. Sfortunatamente non ne abbiamo trovato nemmeno uno! Eppure da oltre 30 anni esiste un costante movimento di sostenitori della vita su Marte. Essi, impugnate molte immagini trasmesse dalle sonde spaziali, dichiarano che sul Pianeta Rosso ci sarebbero state forme di vita addirittura "evolute" e intelligenti. Questi presunti antichi abitanti avrebbero lasciato qualche segno della loro presenza. Tali idee hanno acquisito un accentuato valore con l'avvento di Internet che, contrariamente al buon senso logico, è diventato un luogo di incontrollabili passa-parola dalla discutibile utilità didattica e culturale. Per rendere meglio il concetto vi poniamo un semplice invito: andate su un qualsiasi sito della NASA o dell'ESA; selezionate una immagine di Marte e scoprirete che tale frame possiede un codice identificativo. Questo codice garantisce l'autentica dell'immagine. Per fare la "prova del Nove" basta scegliere un motore di ricerca, scrivere tale codice e scoprirete che, spesso e volentieri, verrete indirizzati alla pagina web dove il frame stesso è depositato: la NASA o l'ESA. Morale della favola: alcuni sostenitori dell'ipotesi di vita intelligente nel passato (o nel presente) di Marte sbandierano presunte immagini senza il codice originale o senza rimandare nemmeno ad una pagina web NASA o ESA. Il danno che ne deriva è proprio la poca attendibilità di tutto il discorso da loro imbastito. Peggio ancora, c'è chi addirittura ha inventato presunti archivi segreti NASA dai quali avrebbe attinto documentazione... Ci chiediamo come abbiano fatto.... Poi, immancabili ciarlatani, arrivano anche quelli che, letteralmente, si sono inventate delle photo-artifact, spacciandole per autentiche testimonianze di qualcosa.... Altro non è che "fuffa". Ed è questa la rovina di un discorso potenzialmente da affrontare seriamente! Talvolta ci chiediamo il perchè abbiamo il brutto vizio di non dire ad esempio "la penso così poichè la tale immagine (seriale xxxxxxx) presa dal sito (NASA o ESA) sembra mostrare.....". Ecco, magari un tono simile potrebbe suonare meglio... Lo ricordiamo a chiunque stia leggendo questo articolo: facciamo il possibile per indicare il seriale delle immagini e la pagina web di provenienza! Un'altra mania odierna è quella di fraintendere le parole; un esempio? la parola "anomalia". Questa parola viene usata indiscriminatamente per avvallare ipotesi che il più delle volte non hanno molta sostanza. Anomalia vuol dire diecimila cose, non "alieni". Prima di giungere alle conclusioni occorre inizialmente eseguire una analisi critica e, perchè no, in chiave scettica, di un certo documento. Poi, si potrebbe iniziare a tirare una mezza parolina.... Un po' come la mania degli UFO che, per molti, significano automaticamente "disco volante". Probabilmente qualcuno penserà che stiamo mettendo in ridicolo le idee di certi Ricercatori e Appassionati di Marte. Non è vero! Anche noi riteniamo plausibile esserci su Marte qualcosa che meriterebbe una seria e approfondita analisi su basi geologiche, chimiche, fisiche ecc.... Ma cosa? Come possiamo assicurare, sulla base di immagini bidimensionali e in b/w, che sulla superficie marziana ci sono artifatti costruiti da chicchessia? Possiamo certo dirlo, ma poi le conseguenze si faranno sentire. Suggeriamo invece un modo diverso di esaminare le cosiddette "anomalie".
In questo modo probabilmente abbiamo più speranze di essere credibili, forse non saremo acclamati e portati in TV per annunciare le nostre tesi, ma almeno avremo dimostrato un pizzico di buon senso. MOC M1501228 Ecco la nostra prima proposta di questo articolo: si tratta di una ampia immagine ripresa dal Mars Global Surveyor, la m1501228. Questo bellissimo frame è stato già ampiamente commentato da altri Ricercatori Indipendenti su vari siti internet. Il link originale dell'MSSS è il seguente: E qui potrete visionare proprio da dove abbiamo scaricato il frame: Comunque lo potete ammirare in tutta la sua splendida prospettiva qui a destra. Cosa ha di anomalo questo frame? Osservatelo bene e soffermatevi su alcuni strani tratti del suolo. Osservate bene i crateri e le ombre rispetto a quei "corridoi". Qualcuno sostiene che si tratta di condotti o tunnel costruiti in quella porzione di superficie. La NASA sostiene che si tratta di semplici "corridoi" di sabbia, percorsi fluviali secchi (che di per se è interessante se così fosse) e niente di artificioso. Premettiamo che potrebbe essere così proprio come la NASA sostiene, ma non troviamo affatto semplice spiegare come si possano essere formate in modo del tutto naturale simili conformazioni del suolo... e in gran numero, tutte lì!. Guardate il primo cratere in alto: c'è dentro una specie di oggetto più o meno semisferico. Più in basso osservate bene quella strana rialzatura del terreno con quelle striature che sembrano infilate sotto; inoltre sembra emergere anche una protuberanza che vagamente ricorda "un tubo rotto". Difficile azzardare conclusioni, ma qualcuno sostiene dovrebbe esserci acqua liquida proprio nella zona ombrata. Sinceramente ci sembra un po' troppo affrettata questa interpretazione. Tuttavia quello che appare è di per se curioso, per quanto si possa tentare una spiegazione convenzionale. Mentre scorrete il frame continuerete ad osservare questi strani corridoi nel terreno che sembrano tunnel. Pensavamo fossero avvallamenti del terreno, ma mettendoli a confronto con le ombre proiettate da questi stessi, in raffronto ad altri crateri e strutture, ci sembrano invece sollevati, non affossati. Da qui la domanda: si tratta di qualche genere di "tunnel" o condotti? Difficile è fornire una risposta decisiva... Anche alcuni crateri appaiono alquanto strani rispetto al convenzionale: le loro forme, i loro contorni presentano forme piuttosto diversi da come in genere si immaginano i crateri da impatto. La conseguenza è ovvia: Ci troviamo veramente di fronte ad una serie di anomalie di superficie? Vorremmo tirare in ballo i marziani? Gli abitanti di Atlantide? O chissà chi? Forse si tratta semplicemente di evoluzione naturale della superficie marziana? Se ci trovassimo effettivamente dinnanzi a eventi naturali, prodottisi nel corso di millenni, o milioni di anni, non meriterebbero una maggiore comprensione? Immaginiamo le straordinarie capacità di modellamento che vulcani, colate laviche, terremoti, flussi di acqua e raffiche di vento impetuosi possono aver prodotto sulla superficie di Marte, fino a creare simili strutture che noi, ingenuamente, accostiamo ad artifatti "alieni". Certo che, facendo un ragionamento per esteso, ci saremmo aspettati di trovare almeno qualcosa di simile (o quasi) anche sulla superficie di Mercurio, o di Venere, o sulla Luna, oppure anche su qualche satellite di Giove (sopratutto il satellite Io). Invece tali curiose ed intriganti conformazioni del suolo sembrano una specialità di Marte! Perchè (apparentemente) solo su Marte si trovano cose del genere? C'è oltretutto da considerare proprio la strana ripetitività di tali "strutture". In pratica, se avessimo osservato pochissime di queste presunte "condutture", magari disposte a casaccio, potevamo dedurre che una serie di fenomeni naturali avranno dato forma a simili "originali peculiarità locali". Invece si notano anche "nodi" e "intersezioni" ingiustificabili se li ritenessimo solo fenomeni naturali e basta. Ecco perchè occorre conoscere meglio la geologia marziana. Nessuno obietterà mai nel dire che i crateri sono universalmente accettati come caratteristiche di tutti i corpi rocciosi del Sistema Solare. Nessuno obietterà sul fatto che montagne e colline sono caratteristiche di tutti i corpi rocciosi del Sistema Solare. Così pianure, avvallamenti, canyon ecc.... fanno parte dei corpi rocciosi del Sistema Solare. Ma solo su Marte sembrano esistere questi curiosi "percorsi a tunnel". Dunque? Cosa sono? Ammettiamo che, dopo una approfondita ed esaustiva analisi, le tesi naturalistiche non offriranno soddisfacenti criteri di valutazione e risoluzione.... a quale "santo" potremmo rivolgerci? Che ulteriori spiegazioni potremmo tirare fuori dal cappello del mago? In altre parole: guardate e riguardate bene il frame. Ve l'abbiamo proposto così com'è, senza coloranti, ne conservanti, ne aromatizzanti. Provate voi stessi a formulare una vostra idea. Vi porgiamo ora questa domanda: "secondo voi, cosa state osservando?". Chiaro il concetto? Non abbiamo detto che quelli sono per certo condotti realizzati dagli alieni, ne che quei crateri strani sono stati costruiti apposta....eccetera. Stiamo dicendo che lì, in quella zona di Marte, abbiamo una serie di curiose strutture, probabilmente opera della natura, che meritano sicuramente uno studio approfondito. Se, dopo un'attenta analisi, non si troveranno spiegazioni oneste e indiscutibili al riguardo... resteranno ben poche alternative possibili, non è forse vero? Veniamo ora ad esaminare altre "enigmatiche" immagini spesso messe in esposizione sul web (e non solo) a corredo delle prove circa l'esistenza degli alieni che popolavano Marte nel passato.
L'immagine in questione viene attribuita alla sonda sovietica Phobos 2 che andò "misteriosamente" distrutta. L'oggetto che si vede viene comunemente definito come "monolito", chiara "prova" di artificialità. Premesso che potrebbe essere vero o meno, facciamo notare la consuetudine di molti nel dire cose senza una base. Da dove arriva questa immagine? Guardate un pochino: http://ida.wr.usgs.gov/html/orb_0551/55103.html Questo link appartiene all'MSSS e riguarda il Mars Global Surveyor! L'immagine è catalogata con questo codice: MOC 55103.
Che possa davvero essere un oggetto anomalo sulla superficie di Phobos, noi lo consideriamo al quanto ovvio. Ma cosa è? Su che base potremmo dire che è un reperto alieno? Abbiamo dati esaurienti per concludere che è un artefatto? Pare di no. Potremmo affermarlo solo dopo aver acquisito dati completi ed esaustivi. Ed ecco due immagini che spesso vengono attribuite alla sonda Phobos 2 e riferite alla superficie di Marte:
Qui sembra di osservare una struttura appuntita che ricorda vagamente una piramide. Ma mancando un codice seriale e, non essendoci conferme ufficiali, sarebbe abbastanza ingenuo utilizzarla come "prova" di qualcosa.... che dovrebbe risalire all'opera di costruttori intelligenti. In realtà potrebbe essere soltanto un rilievo e basta.
Ecco l'altra, purtroppo, ingenua immagine che spesso viene usata per avvallare tesi aliene per Marte. Anche qui si ritiene sia un frame scattato da Phobos 2, ma non c'è un identificativo seriale, non ci sono conferme ufficiali e, di conseguenza, non sarebbe saggio usare tali documenti per accreditare ipotesi estreme. L'ombra potrebbe essere qualsiasi cosa! Persino un falso colossale.... Eppure c'è chi sostiene che essa appartenga a qualche sorta di mezzo in volo sopra Marte. Sicuramente la nostra posizione potrebbe apparire eccessivamente scettica, ma non vorremmo essere fraintesi erroneamente. Non è scetticismo stupido questo; noi gradiremmo argomentare in base a immagini proveniente da fonti certe. Per lo meno la NASA e l'ESA offrono materiale documentato. Che poi possano aver alterato o no i frames, per varie ragioni più o meno discutibili, quello è un altro genere di rogna. Ad ogni modo questo frame non prova proprio nulla! Proponiamo ora un'interessante immagine che spesso viene usata per avvallare tesi aliene, e che in effetti reputiamo davvero curiosa:
Da dove viene questo frame, talvolta proposto in modo banale e senza riferimenti alla fonte? http://ida.wr.usgs.gov/html/m11015/m1101534.html Si tratta di una conformazione del suolo che sembra mostrare qualche fonte luminosa uscente da quella roccia (o collinetta). Potrebbe essere anche un fenomeno di natura atmosferica non conosciuto oppure un prodotto di interazioni eoliche con il terreno (wind-streak) .... In ogni caso ci si chiede se tale "luminescenza" sia ancora attiva nel caso si fotografasse quella zona oggi, a distanza di alcuni anni.... Proponiamo ancora questo frame che riteniamo al quanto anomalo e curioso, anche se non possiamo certamente affermare che dimostra alcunchè di alieno a tutti gli effetti. E' chiaro che sorgono sempre lecite domande del tipo: "come fa a generarsi spontaneamente una struttura ortogonale a forma di T ...?". Difficile è rispondere in modo coerente. La risposta più sbrigativa è che si tratta di normalissima evoluzione del suolo ad opera di agenti sismici, erosivi ecc....
Tuttavia anche qui occorrerebbe almeno citare la fonte, giusto? Ecco qui: Nella pagina dell'MSSS troverete tutti i dati tecnici e una bella immagine completa dell'"oggetto" in questione. Ma di che si tratta? Ancora un oggetto strano a cui viene attribuita un'origine aliena, ma che noi riteniamo un possibile "impasto di aria fritta". Manca una fonte certa sulla provenienza del frame, di conseguenza sarebbe una consueta ingenuità usarlo per dimostrare "anomalie" marziane.
Ovviamente, se tale frame fosse davvero autentico le cose cambierebbero notevolmente e saremmo spinti a domandarci cosa potrebbe produrre una struttura dall'aspetto discoidale un po' ellittica. Apparentemente sembra come se un oggetto, di forma nettamente regolare, fosse stato sommerso dalla sabbia. Ma noi non abbiamo nessuna certezza sull'autenticità del frame. Vogliamo piuttosto soffermarci su questo frame che credevamo un'autentica "anomalia"? Eccolo qui:
Alcuni hanno fatto una notevole pubblicità a questa immagine, ma commettendo sempre lo stesso errore di non citare la fonte per confermarne l'autenticità. Ecco il link da dove trarre tutti i dati che potrebbero interessare: Si tratta dell'immagine MOC M11-01534. L'oggetto in questione è situato in una zona di Marte chiamata Medusae Fossae. Dobbiamo sinceramente ammettere che si tratta di un oggetto al quanto emblematico, nel senso che da l'impressione di "qualcosa che sembra precipitato". Effettivamente l'accostamento potrebbe essere abbastanza calzante. Naturalmente dirlo con certezza è azzardato perchè non possiamo fornire prove concrete al riguardo. Vi invitiamo allora ad osservare il frame originale NASA ingrandito a questo link: Ciascuno tragga le proprie conclusioni. La somiglianza con "qualcosa di precipitato al suolo" è ancora più evidente. Forse un grosso meteorite? Ma dove sono i frammenti? E dov'è il cratere da impatto? Avete notato poi la strana scia nella sabbia che accompagna l'oggetto? Voi cosa ne pensate? Potrebbe comunque essere semplicemente una roccia dalla forma bizzarra accompagnata da sabbia smossa da forti correnti di vento. Tutto qui. Recentemente abbiamo esaminato ulteriori frames di Medusa Fossae trovando altre conformazioni geologiche strane, una delle quali simili a questo oggetto. Non ci resta che dedurre trattasi di strutture geologiche peculiari e non "artificiali". Vedi il recentissimo articolo: LA "SORGENTE DI LUCE" E LA "NAVE SPAZIALE INSABBIATA":
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PIRAMIDI E VOLTI UMANI
Tra i tanti frames di Marte ci sono anche numerosi "volti umani" e rilievi geologici apparentemente a forma di piramide (o quasi). La diatriba tra la NASA, l'Enterprise Mission del dr. Richard Hoagland e la Meta Research del dr. Tom Van Flandern dura oramai da oltre 20 anni e continua tuttora. Chi ha ragione fra di loro? Il problema di base è che in ogni caso ci troviamo di fronte a buone interpretazioni di dati che, onestamente, dicono tutto e niente. Nella pianura di Cydonia si osservano strutture che vagamente ricordano una "sfinge" e delle piramidi. Vorremmo solo mettere in chiaro che, su questo argomento, potremmo discuterne per decenni, trascorsi i quali non saremo arrivati a nessuna conclusione. Probabilmente ci sono davvero alcuni resti di qualche forma di vita intelligente passata, ma come possiamo dimostrarlo se non disponiamo dei mezzi per confermarlo? Anzi, ci correggiamo, i mezzi ci sono! Forse manca qualcos'altro... In ogni caso, allo stato attuale, il lavoro che stanno facendo gli scienziati NASA ed ESA consiste nel porre delle solide basi onde confermare come Marte era un pianeta completamente diverso rispetto ad oggi. Solo che pare stiano lavorando con le pinze da chirurgo! Talvolta riceviamo notizie che confermano qualcosa e poi smentiscono, poi la riconfermano e poi no. Il problema della possibile vita fuori dalla Terra, che in realtà dovrebbe essere una affascinante prospettiva, sembra da un lato suscitare entusiasmo specie in certi ambienti, ma nello stesso tempo pare gettare ombre di terrore in altri ambienti.
E' come se si volesse sapere, ma non si voglia sapere. Un atteggiamento certamente contraddittorio, ma tipicamente umano, sopratutto sintomo del male oscuro dei nostri giorni: il terrore dei cambiamenti epocali controcorrente. Nel frattempo dobbiamo attendere il giorno in cui l'uomo sbarcherà sul "pianeta rosso" e inizierà una estesa esplorazione. Forse solo allora sapremo se davvero quello che attualmente agita i nostri sogni e fantasie ha un senso..... Abbiamo detto forse perchè effettivamente le attuali sonde automatiche servono proprio a fornire dati e immagini utili al fine di migliorare le nostre conoscenze. Aspettiamo quel giorno se verrà?
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