Questo mese Matteo Fagone, direttore di Pianeta Marte.net, sarà presente con tre
articoli:
1)
Vita intelligente su Marte: Perchè no? Perchè sì?
Il tema della vita intelligente su Marte sarà
sviluppato in chiave psicologia
2)
La Luna: passato oscuro e presente incerto.
Le quattro principali teorie
sull'origine della Luna messe al chiodo tutte insieme
3)
Intervista a Roberto Boncristiano.
Il prof. Boncristiano ci espone qualche aspetto
intrigante della storia dell'umanità come non immagineremmo
Editoriale Area di Confine N.
34
di Ennio Piccaluga
Vestigia di una civiltà
marziana
Si dibatte da lungo tempo
sulla eventualità che su Marte ci sia o ci sia stata vita. Pur essendo
Venere il pianeta più vicino e più luminoso nel cielo, è su Marte che da
sempre sono indirizzate le nostre fantasie di vita extraterrestre, tanto che
nell’immaginario collettivo E.T. e marziano sono ritenuti sinonimi. Per la
verità, i fatti a cui legare queste fantasie sono stati finora
inconsistenti. Dopo i canali di Schiaparelli, nonostante le tante sonde
inviate a partire dagli anni sessanta del secolo scorso, sono rimaste poche
le motivazioni che potessero confermare questa eventualità e le prove
non sono andate oltre la famosa face di Cydonia. Interessante,
straordinaria sotto alcuni aspetti, ma niente di definitivo, niente che
potesse portare oltre semplici congetture, lasciando alla nostra fantasia il
compito di chiudere il cerchio sulle possibili ipotesi E.T.
Ulteriori interessanti
elementi sono emersi studiando i dati inviati a Terra dalla sonda europea
Mars Express, a partire dal Gennaio 2004. Scettico convinto, osservavo e
collezionavo con perplessità alcuni strani particolari che sembravano
richiamare ora dagli hangar per aerei, ora incomprensibili, enormi caratteri
incisi sul terreno, ora delle strane piramidi costruite su più piani. Quelle
che sembravano solo delle stranezze assunsero però un diverso significato
quando mostrai casualmente quei particolari allo storico Roberto
Boncristiano ed al semiologo P.N. Di Falco. Entrambi restarono sbigottiti
alla vista delle immagini fotografiche. Quelli che per me erano solo delle
strane anomalie assumevano per loro un significato ben diverso. Né poteva essere
altrimenti: il sumerologo Boncristiano scopriva, materializzati sul pianeta
rosso, gli edifici ai quali si riferivano le antiche tavolette sumere oggetto
dei suoi studi. Esse descrivevano i viaggi Terra-Marte compiuti dagli Anunnaki,
i mitici “dei” scesi dal cielo nell’antica Mesopotamia. Di Falco ritrovava
incredibilmente nella scritta marziana, gli stessi caratteri adoperati nei
pressi della valle dell’Indo in una scrittura del 3-4000 a.C.
Venni così a
sapere che su una delle mitiche tavolette è descritta la modellazione di una
montagna nell’aspetto del dio Alalu morto su quel pianeta, con particolari che
richiamano da vicino la famosa face. Boncristiano mi mostrò inoltre delle
ricostruzioni di antiche ziggurat mesopotamiche che, a parte le montagne di
polvere e le evidenti ingiurie del tempo, erano del tutto simili alla piramide a
gradoni da me osservata nella Vallis Marineris. Il successo del libro Ossimoro
Marte favorito dall’approccio multidisciplinare appena descritto ha confermato
l’interesse dell’opinione pubblica, suscitando emozione e recensioni positive.
L’articolo pubblicato in questo numero di Area di Confine presenta in assoluta
esclusiva le immagini inedite della ziggurat marziana, forse chiudendo
definitivamente il cerchio riguardo la presenza di vita intelligente su Marte. A
questo punto ci sono molti elementi per affermare che si è di molto ridotto lo
spazio per gli skeptics e la questione è ribaltata: non si tratta più di
dimostrare che ci sia stata vita su Marte. Chi vorrà recitare la ormai scomoda
parte dello scettico dovrà, sempre che ritenga che ciò sia possibile, dimostrare
l’inconsistenza delle nostre argomentazioni.
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