In questo
numero segnaliamo l'articolo di Matteo Fagone, direttore di Pianeta Marte.net,
dedicato alla xenoplanetologia e ai suoi controversi sviluppi:
"FANTAPIANETI"
EXTRASOLARI
Anteprima del fotomosaico
di figura 1
inserito nell'articolo "Fantapianeti extrasolari"
La
xenoplanetologia si occupa della ricerca ed individuazione di pianeti al di
fuori del nostro sistema solare, ed è una branca astronomica potenzialmente
ricca di nuove scoperte le quali, in un modo o nell'altro, potrebbero indurci a rivedere
alcune delle attuali ipotesi più accreditate sulla formazione dei
sistemi planetari attorno alle stelle. Naturalmente è più che giusto, oltre che
legittimo, manifestare un sano e meritato entusiasmo dinnanzi alla scoperta di
pianeti extrasolari, ma l'entusiasmo non dovrebbe
trasformarsi in atteggiamenti tali da far credere al pubblico cose, non diciamo impossibili,
ma non dimostrabili.
Se siete
interessati a tenervi aggiornati sulla conoscenza di nuovi potenziali sistemi
planetari extrasolari potete seguire i seguenti links:
http://exoplanet.eu/catalog.php
e
http://exoplanet.eu/catalog-all.php.
Il diagramma HR schematizza la relazione temperatura-luminosità delle stelle e
l'età presumibile secondo i criteri scientifici adottati per descrivere
l'evoluzione stellare.
Nel mentre cogliamo l'occasione per segnalare e chiarire un piccolo inconveniente
di stampa relativo alla paternità dell'articolo. Il soggetto pubblicato in
questo numero di "Area di Confine" è stato scritto da Matteo Fagone, direttore
di Pianeta Marte.net, ma nel Sommario disponibile in anteprima web e nel sito di
Acacia Edizioni risulta esserne l'Autore il collaboratore Pier Giorgio Caria.
Certamente vogliamo credere che ciò non costituisca nulla di drammatico o
fatto in mala fede. Una svista può succedere, fa parte della natura umana.
L'articolo è stato realizzato e terminato da Matteo Fagone nel mese di agosto
2008 e inviato tramite email al Direttore, Ing. Ennio Piccaluga, in data 31
agosto 2008 alle ore 16, 39.
AGGIORNAMENTO: il piccolo inconveniente è stato risolto. Ringraziamo per questo
la Redazione e il Direttore Ennio Piccaluga.
Editoriale
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