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Caption NASA originale: This view of Victoria crater is looking north from "Duck Bay" towards the dramatic promontory called "Cape Verde." The dramatic cliff of layered rocks is about 50 meters (about 165 feet) away from the rover and is about 6 meters (about 20 feet) tall. The taller promontory beyond that is about 100 meters (about 325 feet) away, and the vista beyond that extends away for more than 400 meters (about 1300 feet) into the distance. This is an approximately true color rendering of images taken by the panoramic camera (Pancam) on NASA's Mars Exploration Rover Opportunity during the rover's 952nd sol, or Martian day, (Sept. 28, 2006) using the camera's 750-nanometer, 530-nanometer and 430-nanometer filters. Traduzione: Questa vista di Victoria crater mostra una prospettiva a partire dal nord di "Duck Bay" verso il ripido promontorio chiamato "Cape Verde." La struttura stratificata del promontorio dista circa 50 metri dal Rover ed è alta circa 6 metri. Il promontorio più alto oltre quello è situato a circa 100 metri e si estende per più di 400 metri di distanza. Questo frame è in "colori approssimativamente veri", ottenuto dalla PanCam di Opportunity durante il Sol 952 (28 settembre 2006) ed utilizzando filtri a 750 - 530 - 430-nanometri.
Il commento di Pianeta Marte.net. Per inaugurare i nuovi aggiornamenti della nostra Mars Gallery abbiamo deciso di concentrarci su Victoria Crater. Da quando Opportunity ha visitato il cratere sono ormai trascorsi praticamente 6 mesi e da allora, a proposito dell'esplorazione marziana, ne abbiamo sentite di notizie più o meno interessanti... Ma quello che ci preme sottolineare, in questa sede, è la curiosa pigmentazione del terreno che, nonostante mantenga la tipica patina di fondo, mostra una altrettanto spiccata presenza di "materiale" grigio-verdiccio. Inutile peraltro commentare il frame originale proposto dalla NASA perchè, a nostro avviso, indurrebbe chiunque a trarre conclusioni fuorvianti circa la reale natura del suolo. Spogliando i frames originali NASA dall'eccessivo sbilanciamento rosso abbiamo riscontrato la presenza di questa specie di "fanghiglia" grigio-verde svariate volte. Nella nostra elaborazione qui sopra potete ben constatare come il terreno di Victoria Crater sia letteralmente inzuppato da questa sostanza. Ma cos'è? E' chiaro che la nostra "ripulitura" non vuole pretendere di essere la "vera" rappresentazione del paesaggio marziano. Potremmo pure sbagliarci. Ad esempio, se osservate le ottime elaborazioni dei Colleghi di Lunar Explorer Italia noterete che il sito di Victoria Crater appare tipicamente arancione.
Nel nostro processo di re-equilibratura cerchiamo di riportare ogni tonalità cromatica entro parametri in cui i colori stessi del paesaggio non mostrino eccessi di nessuno d'essi in particolare. In altre parole, ciò che vedete nel nostro elaborato corrisponde al prodotto naturale del processo di rimozione del filtro rosso che, secondo il nostro parere, viene aggiunto (ergo sommato) al colore reale del paesaggio . Ma soffermiamoci un momento sull'aspetto del cielo di Marte durante il sol 952 (ed anche i seguenti, noi suggeriamo). Cielo rosso? Cielo rosa? Cielo azzurro? Niente affatto! Il cielo è decisamente grigio. Proprio così. Ed anche in questo caso ci sorgono alcune legittime domande: di cosa è indice un celo grigio? Come mai? Dunque, ed ammesso che la nostra elaborazione rifletta l'effettivo reale aspetto dell'area di Victoria Creater, noi suggeriamo che: 1) Anzitutto su Marte sta accadendo qualcosa di "globale". Tra l'altro non siamo certo ne i primi a dirlo e nemmeno saremo gli ultimi... 2) Evidentemente è in corso una costante evaporazione d'acqua su vaste aree del pianeta... 3) Di conseguenza l'opacità atmosferica sta assumendo sempre più le caratteristiche di quella terrestre. Resta ora da capire da dove esattamente l'acqua scaturisca per confluire in atmosfera, ed in quantità notevoli, proporzionalmente alle dimensioni del pianeta, all'ammontare del tasso di evaporazione e alla distruzione di una parte d'essa ad opera dei raggi UV. Di notevole importanza potrebbero risultare le recenti immagini trasmesse dalla sonda Rosetta, la quale ci ha mostrato una estesa (seppur sottile) coltre nuvolosa sopra una grande porzione del pianeta; oltretutto questi corpi nuvolosi sono stati ancor più evidenziati proprio nel bordo del disco di Marte, a riprova che la loro presenza non è affatto irrilevante. Permane solo un certo grado di incertezza sulla composizione di tali nubi: acqua, CO2 o polveri? La risposta, molto probabilmente, l'ha offerta la medesima sonda tramite un fotogramma nel campo degli UV con filtro cromatico OH: si direbbe che la presenza di vapore acqueo in sospensione sia per nulla trascurabile... Una scommessa su questi frames Quando furono rilasciati i fotogrammi a "colori" di Victoria Crater la nostra prima operazione fu, naturalmente, quella di rimuovere il filtro rosso per vedere cosa si nascondesse sotto e, in effetti, rimanemmo impressionati nel constatare come l'opacità atmosferica avesse prodotto un cielo così grigio. Inevitabilmente fummo in ansiosa attesa di un immagine che mostrasse un estesa coltre nuvolosa, a conferma dei nostri sospetti. Ci rendiamo conto che qualche Lettore potrebbe pensare che stiamo facendo della dietrologia artificiosa e che ci stiamo inventando tutto: ciascuno creda a ciò che vuole, non importa. Noi sappiamo bene quello che pensiamo e facciamo: le cose sono andate esattamente così come esposte.
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