MARS GALLERY

 MARS  GALLERY

1 2 3 4 5
6 7 8 9 10
11 12 13 14 15
16 17 18 19 20
21 22 23 24 25
26 27 28 29 30

Caption NASA originale tradotta in italiano:

Questa vista a 360° mostra l'ultima pausa di Opportunity sulla ormai familiare superficie di Meridiani Planum prima di raggiungere i terreni differenti di Victoria Crater. Nel centro del mosaico è visibile Beagle Crater, un cratere da impatto largo circa 35 metri.

Si possono intravedere a distanza da sinistra a destra le impronte del Rover Opportunity avvicinarsi al cratere. Nonostante le recenti immagini orbitali, l'osservazione da un punto più favorevole ha mostrato che Beagle Crater risulta moderatamente eroso. Le pareti del cratere sono crollate e metà del fondo sembra riempito da sabbia increspata. Tuttavia rimane una porzione rialzata dell'orlo del cratere, ed in alcuni punti (per esempio, sulla parte interna sinistra della parete) sembra essere conservata una parte di affioramenti a scogliera. Gli ejiecta espulsi da Beagle Crater circondano il Rover, molti dei quali aventi un aspetto stratificato e a grana fine tipicamente riscontrate nelle rocce di Meridiani Planum. Molte di queste rocce hanno superfici regolari modellate dall'erosione del vento. L'erosione del vento inoltre ha formato i mucchi di sabbia sistemate fra le rocce.

Poiché la forma dei crateri da impatto oggi è ben conosciuta da quando essi vengono generati, gli scienziati hanno quindi la possibilità di studiarne al meglio le modificazioni sopravvenute nel corso del tempo. Dalle osservazioni sul come sia stato riempito e trasformato un cratere da impatto e da come i relativi bordi sia stati modificati, gli scienziati possono valutare quanto tempo la relativa superficie possa essere stata esposta all'erosione.

Il profilo molto simmetrico di un cratere quale è Beagle Crater nonchè l'apparenza a blocchi dei relativi ejecta può anche suggerire agli scienziati informazioni circa la resistenza della roccia fresca del fondo. Sulla base delle osservazioni come queste, gli scienziati ritengono che Beagle Crater è più giovane dei crateri Eagle e Fram, situati vicino al luogo di atterraggio di Opportunity, ma più simile ai crateri Voyager e Viking situati a nord nelle pianure  lì vicino. Opportunity ha effettuato altri tipi di rilevazioni di Beagle Crater quali le misure spettroscopiche ottenute con la macchina fotografica panoramica e il "Miniature Thermal Emission spectrometer", per aiutare gli scienziati a valutare la composizione delle rocce e per determinare se il cratere Beagle sia scavato nelle rocce di superficie di Meridiani Planum o nella distesa di ejecta del cratere Victoria. Il nome Beagle Crater è stato scelto in modo informale da una grande nave da esplorazione, la HMS Beagle, che tra i passeggeri annoverava il naturalista britannico Charles Darwin (...)

Questo è un mosaico di immagini a 360 gradi ripreso da Opportunity tra il sol 90 e il sol 904 (dal 6 al 9 agosto 2006) di esplorazione. Si tratta di un'immagina a colori approssimativamente veri utilizzando i filtri 753-nanometri, 535-namometri e 432-nanometri.

 

 

Il commento di Pianeta Marte.net

La costante presenza di quelle misture grigio-verdiccio, mischiate al terreno ossidato, pare che accompagnano il viaggio di Opportunity in modo assiduo. La nostra incertezza tuttavia risiede sempre nel fatto che non sappiamo con certezza se il prodotto originale NASA sia effettivamente un semplice sbilanciamento del rosso rispetto al colore reale. Ad ogni modo la Mars Gallery proseguirà seguendo tale percorso, presupponendo che (si spera...) il nostro elaborato possa corrispondere al paesaggio "naturale", senza aggiunte di colorizzazioni artificiose.

Questo è un ingrandimento su Beagle Crater il quale mostra la "fanghiglia" grigio-verdastra come in Victoria Crater. Il cielo appare di colore azzurro con una evidente ed elevata opacità atmosferica.

 

 

© 2004 - 2008 Pianeta Marte.net. All right reserved. 

Sei il visitatore numero: